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2017

n° 01 del 16 Gennaio 2017

Sambenedettese: la curva della morte

Il Rogo del Ballarin (pronuncia Ballarìn) fu una tragedia avvenuta domenica 7 giugno 1981, mentre stava per avere inizio l’incontro di calcio Sambenedettese-Matera in programma nell’ultima giornata del Campionato di Serie C1 girone B 1980/81 allo Stadio Fratelli Ballarin di San Benedetto del Tronto, in cui morirono ustionate due ragazze

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L’INFELICITA’ E’ UNA BUGIA?

Ho letto da qualche parte che tante felicità singole possono fare la felicità di un’intera epoca. Vale anche il contrario: tante felicità singole stanno plasmando la nostra infelice epoca. La domanda da porsi è: abbiamo davvero motivo di proclamarci più infelici rispetto ad altri periodi storici, oppure la “percezione” è

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n° 01 del 16 Gennaio 2017

Quest’anno il bambino è nato a casa mia…

Il Bambino nasce per ogni uomo libero perché responsabile, per tanti altri ai ceppi alla riconquista della propria dignità, è un tempo di ricongiungimenti auspicati, di separazioni schiodate ai legni, di una pena che non possiede cadenza dei domani che bussano alla porta.Natale è festa sprovvista di timbri sul passaporto,

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Plesso potenziato di Bonate Sotto

A tutte le insegnanti: siete state la mia culla…Per essere come gli altri tra gli altri All’ interno del protocollo di intesa inerente l’integrazione scolastica di alunni con disabilità importante, troviamo il plesso potenziato che si prefigura come risposta specifica alle effettive esigenze del singolo. Alla sua realizzazione partecipano, il

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I miei vaggi di perlustrazione

Ho visto miriadi di stelle offuscare dall’area odore d’ogni guerra, capace solo di sviluppare odio tra le generazioni… Ho compreso il dolore di madri che hanno perso le loro figlie, inconsolabili vittime di un orrore cui mi vergogno a parlarne… Ho vissuto momenti di solitudine in quegli sguardi smarriti nella

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La vita felice

Ho sempre saputo di essere sensibile.Fin da quando ero piccola mi accorgevo che non percepivo le cose come gli altri bambini, ma le “sentivo” in maniera molto più intensa, più profonda, nella pancia. Avevo paura di mille cose, avevo paura della morte, dell’abbandono, l’ora di andare a letto mi terrorizzava

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