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DUE AMICI

I due amici si fermarono ansanti
dopo una lunga corsa.
Sfiancati si appoggiarono e si lasciarono
cadere lentamente seduti contro un vecchio
muretto nero e smangiato dal tempo.
Vicino a loro un timido lampione
diffondeva una luce giallastra.
“Tutti stanno andandosene da qui,
stanno abbandonando questo luogo.
Qui non c’è nulla, siamo rimasti in pochi
eppure non so perchè ma io amo questo posto,
amo le sue case annerite,
i boschi che lo circondano e gli alberi,
amo quegli alberi proprio per come sono,
per come mi appaiono nei miei mattini.
Sembrano riconoscermi più a fondo della gente stessa.
Lo so, non ha senso, forse sono strano e non so bene cosa dico, e non pretendo che tu capisca“.
Ma l’altro lo interruppe e disse solo:
“So cosa provi, non è strano, so cosa vuoi dire”.
Non dissero più nulla, mentre la luce gialla
li incorniciava come due attori
su un vecchio palcoscenico.
Enrico Savoldi

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