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DOPO 20 ANNI… RICORDIAMOLI!

3 settembre Walter Vedrini, pittore, scrittore e poeta italiano; 5 settembre Gianfranco Gamba, attore e doppiatore italiano; 6 settembre – Antonio Corpora, pittore italiano; 7 settembre – Enrico Aillaud, diplomatico e ambasciatore italiano; 7 settembre Aldo De Matteo, politico italiano e Dante Schietroma, politico italiano; 8 settembre Ernani D’Alconzo, calciatore italiano; 9 settembre Jenny Bassani, pittrice e scrittrice italiana e Emilia Zinzi, storica dell’arte italiana; 12 settembre Lisi Natoli, scrittore e drammaturgo italiano;

14 settembre Giuni Russo, cantautrice e musicista italiana. Spesso considerata una delle migliori cantanti nella storia della musica italiana, è stata un’artista sperimentale e d’avanguardia, e la sua discografia è caratterizzata da una pluralità di fonti musicali, incluso il pop, la musica sacra, il jazz, la musica tradizionale, l’operatic pop e l’elettronica; il tutto sfruttando la sua notevole estensione vocale e il suo riconoscibile timbro vocale. Nel 1972, partecipa ai cori dell’album “I mali del secolo” di Adriano Celentano. A metà del 1982 le viene proposto un brano originale, intitolato “Un’estate al mare”, firmato ancora da Franco Battiato. Sul finale dell’esecuzione la cantante imita anche il verso dei gabbiani con l’emissione di note particolarmente acute, dando prova della sua notevole estensione vocale.

Il 45 giri “Un’estate al mare” raggiunge i vertici delle classifiche italiane, stazionandovi per oltre otto mesi. Il brano viene presentato al Festivalbar, vincendo la sezione Festivalbar Disco Verde, ottenendo il Disco d’oro per le vendite. Sempre nello stesso anno la Russo vince, come rivelazione dell’anno, il popolare referendum Vota la voce indetto da TV Sorrisi e Canzoni. Nel 1999 la scoperta della malattia: a Giuni Russo fu diagnosticato un tumore e l’artista sospese per un breve periodo l’attività musicale per sottoporsi alle cure. Ben presto tornò a cantare e nel 2003 andò al Festival di Sanremo (dopo 35 anni dall’ultima volta) con «Morirò d’amore»

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