Ci sono persone buone, cattive, persone che giudicano, che deludono, che improvvisamente cambiano o che non cambiano mai.
Persone speciali, importanti, che in qualche modo lasciano il segno.
E’ già trascorso un anno dalla sua dipartita terrena ed è dal lontano 1999 che le nostre strade si sono divise anche se è rimasto sempre nei miei pensieri e nei miei ricordi adolescenziali.
Nato il 26-6-1942 è stato ordinato sacerdote il 28 giugno 1969. Ma è nel periodo che va dal 1992 al 1999 che diventa parroco di Strozza, paesino alle porte della Valle Imagna in provincia di Bergamo dove abitavo, che nasce uno splendido rapporto di amicizia e di collaborazione.
Oltre a diventare catechista, inizio ad organizzare in Oratorio tornei di calcetto, di pallavolo, di ping pong per rallegrare i sabato e le domeniche pomeriggio dei giovani che a quel tempo frequentavano l’ambiente.
Come ben sapete il 17 settembre del 1994 nasce questa rivista proprio grazie all’appoggio di Don Ettore Persico e non mancano persino sul Bollettino Parrocchiale gli avvisi che riguardano le nostre iniziative.
E grazie a questo uomo semplice, molto attento a poveri, malati, anziani e anche a noi adolescenti, che la nostra rivista veniva persino distribuita in Chiesa a fianco del Bollettino Parrocchiale.
Ma il preludio di quello che diventerà la rivista che oggi avete tra le mani, accadde il 29 dicembre 1993 quando insieme a Michele (amico da una vita che ci ha lasciato 5 anni fa) abbiamo organizzato uno spettacolo presso l’Asilo di Strozza dal titolo “Il Sogno della Vita” nel quale trattavo argomenti quali la droga, l’amicizia, il rispetto, l’amore, l’ecologia.
Anche in questo caso Don Ettore mi diede la sua fiducia più totale e non solo; ricordo un simpatico aneddoto: mi serviva un mobile per arredare il palco e lui non esitò a prenderlo addirittura dalla Sacrestia.
Lo spettacolo, fu uno straordinario successo di pubblico e per alcune settimane se ne parlò persino durante la Messa.
Purtroppo gli atti di vandalismo anche nel nostro piccolo paese non mancavano e quello spettacolo fu molto chiacchierato perchè portava alla luce una situazione che probabilmente molti cittadini non conoscevano. Così pubblicava Don Ettore sugli avvisi Parrocchiali…
Rileggere questo testo, oltre a commuovermi, mi fa ricordare tanti bellissimi ricordi e condivisioni.
Eri diventato un punto di riferimento, una presenza costante, un esempio per tutti noi…
E questi sono, cari lettori, i primi passi di New Entry, una cinquantina di copie distribuite in un paio di Oratori.
Durante il nostro percorso editoriale, oltre ad aver dato voce a chiunque voleva condividere un suo problema, una sua esperienza e diffondere e approfondire temi con l’intento di valorizzare i veri valori della vita, abbiamo realizzato diverse iniziative sociali: raccolta di tappi di plastica per l’acquisto di una carrozzella, salvato un canile dalla sua chiusura, aiutato un ragazzo ad uscire dal tunnel della droga, adottato bambini a distanza, ripulito sentieri da erbacce e immondizia… fino ad arrivare ai giorni nostri con ben 40.000 copie mensili distribuite in provincia di Bergamo e Brescia, Mantova, Cremona oltre ad un sito internet (www.newentrymagazine.it) molto seguito.
Tutto questo, caro Don Ettore, è anche merito tuo: senza il tuo appoggio probabilmente questo mio sogno non si sarebbe mai concretizzato.
Grazie infinite, un abbraccio che arrivi fin lassù…
Gianluca Boffetti