Domani nella battaglia pensa a me di Javier Marias, il cui titolo è traduzione di un verso shakespeariano, è un testo originale che coinvolge il lettore sin dalle primissime battute. Tale risultato viene ottenuto innanzitutto grazie alla situazione narrativa d’esordio: il protagonista durante il primo appuntamento con Marta Tellez, sua quasi amante, assiste impotente alla morte della donna. Questo scioccante avvenimento lo induce ad indagare nella vita di Marta alla ricerca di un senso che giustifichi la sua presenza in tale circostanza. A conquistare è inoltre lo stile narrativo utilizzato da Marias. La scrittura segue imperterrita il flusso dei pensieri del protagonista, le sue libere riflessioni a partire dalla situazione presente. Il lettore si trova quindi costantemente a contatto con il “pensiero pensato” dell’uomo e finisce per esserne inevitabilmente coinvolto. È però sicuramente doveroso anche riconoscere che a tratti questo metodo di scrittura diviene di difficile approccio a causa di periodi veramente prolissi (che talvolta si estendono per un’intera pagina) oppure quando, nella fase centrale del testo, l’immedesimazione si interrompe. La lettura intrigante merita però lo sforzo di superare tali passaggi di difficile fruizione. Domani nella battaglia pensa a me è infine un testo assolutamente consigliato a motivo delle profondissime considerazioni che ne scaturiscono e che inducono a proseguire la riflessione su di esso anche a lettura conclusa. Un interessante, ma non unico spunto di riflessione, riguarda l’essenza della realtà. Dinanzi all’evolvere della vicenda è inevitabile soffermarsi a riflettere su come spesso la versione ufficiale degli eventi, quella che viene tramandata alla memoria collettiva, differisca notevolmente dalla effettiva verità dei fatti. Quest’ultima può essere colta solo attraverso approfondite ed impegnative ricerche analoghe a quelle effettuate dal protagonista del romanzo nel corso della vicenda narrata. Grazioli Alessandra