Per le operazioni effettuate a partire dal 1° gennaio 2014 l’aliquota Iva per la somministrazione di alimenti e bevande tramite distributori automatici è unica al 10%. In precedenza, invece, vigevano due aliquote:
1)una al 4% se i distributori erano collocati in stabilimenti, ospedali, case di cura, uffici, caserme e altri edifici destinati alla collettività;
2)una al 10% se i distributori erano collocati in altri luoghi.
L’ingresso della nuova disciplina porterà un rialzo dei prezzi per il consumo di alimenti e bevande da distributori automatici, in particolare per quelli che prima scontavano l’aliquota agevolata al 4%. L’aumento di gettito servirà così a finanziare la proroga degli ecobonus: ristrutturazione edilizia e risparmio energetico.
Distributori automatici
I distributori automatici vengono spesso utilizzati nelle realtà aziendali e professionali, a disposizione dei dipendenti, collaboratori e visitatori.
I distributori possono essere di due tipologie: quelli con pagamento diretto da parte del consumatore finale, mediante moneta o chiavetta precaricata; quelli a cialda o a capsula, caratterizzati dalla particolare modalità di funzionamento, che richiede il preventivo acquisto della cialda e il successivo inserimento della stessa nel distributore.
Per i secondi, che sono stati assimilati ai distributori automatici ordinari con la Risoluzione del Dipartimento delle Entrate n. 124 del 1° agosto 2000, è necessario ricordare che l’aliquota Iva agevolata può essere applicata solo con riguardo all’operazione di somministrazione, ossia quando l’acquirente è anche il consumatore finale del prodotto. Se la cessione di cialde/capsule è effettuata nei confronti di soggetti diversi dai consumatori finali, sarà soggetta all’Iva corrispondente al bene ceduto.
Fonte Fisco Oggi