Approvato oggi, 29 novembre 2022, all’unanimità, in Consiglio al Pirellone, un Progetto di Legge sulle politiche di welfare sociale regionale per il riconoscimento del diritto alla vita indipendente e all’inclusione sociale di tutte le persone con disabilità. Nel merito è intervenuto il consigliere regionale della Lega Francesca Ceruti: “Regione Lombardia ha da sempre un’attenzione particolare al mondo della disabilità: ad inizio anno abbiamo rilasciato il nuovo Piano di azione regionale, frutto del confronto con le associazioni ed enti del terzo settore, finanziato con un miliardo di euro per azioni concrete e strategiche degli assessorati regionali”.
“Scopo di questi interventi è porre sempre al centro la persona e il suo progetto di vita”, prosegue Ceruti, “e con la legge approvata oggi abbiamo aggiunto un tassello in più, mettendo a disposizione tutte le risorse disponibili del welfare al fine di potenziare la rete dei servizi e dei sostegni sociali, educativi, lavorativi, sociosanitari a servizio dei progetti, dei desideri e delle preferenze delle persone con disabilità”.
“Punti cardine di questo testo sono la libertà di scelta, su base di uguaglianza e pari opportunità con gli altri, del proprio luogo di residenza senza obbligo di vivere in una particolare sistemazione; l’accesso ad una serie di servizi a domicilio, residenziali e di sostegno, compresa l’assistenza personale, impedendo l’isolamento sociale o la segregazione; la messa a disposizione dei servizi e delle strutture su base di uguaglianza con gli altri. Molto importante anche il Budget di Progetto, ovvero tutte quelle risorse che concorrono allo sviluppo del progetto di vita indipendente di cui la persona con disabilità è titolare”, aggiunge il consigliere leghista.
Che conclude: “Ringrazio il relatore, il presidente Emanuele Monti, e tutti i colleghi che hanno lavorato per l’elaborazione di un testo equilibrato e innovativo, che ribadisce come il Progetto di vita indipendente debba essere individuale, personalizzato e partecipato, delineando le reali necessità dei soggetti disabili. E in questo senso, una volta di più, Regione Lombardia è apripista e marca un ulteriore punto a favore delle fasce più deboli della popolazione dei nostri territori”.