Questa è una pubblicità. Interessante, non solo per le donne. Ringrazio la mia amica Donatella che me l’ha fatta conoscere. Mi ha colpito questo video perché il fenomeno che racconta, relativo alla percezione fisica di sé, è in realtà più ampio e può riguardare molti altri nostri aspetti.
Spesso, quando parlo con le persone, mi rendo conto che non vedono o comunque sottovalutano aspetti importanti del loro carattere, talenti, risorse, che agli altri sono più chiaramente visibili.
E allo stesso tempo ne sopravvalutano altri. Non è facile avere una reale immagine di sé, dei propri talenti e dei propri difetti. Tendiamo ad oscillare tra percezioni più o meno distorte, e trovare la via reale è faccenda che richiede lavoro, dialogo, disponibilità a guardarsi e a mettersi in discussione proprio laddove sentiamo maggiori resistenze a farlo. Perché dove siamo più irritabili e rigidi c’è qualcosa di interessante da scoprire. Penso alla finestra di Johari, uno schema che sintetizza quattro dimensioni: Tutti noi abbiamo aree cieche, e spesso lì dentro ci stanno tesori preziosi, che solo nel dialogo con gli altri, nello scambio e nei feedback riusciamo a vedere. Ci stanno anche i difetti, ovviamente. Talvolta eclatanti: ricordo una signora che diceva di essere un’ottima ascoltatrice, e che non stava mai zitta, interrompendo continuamente l’interlocutore.
Però quello che a me interessa di più sono i talenti a noi sconosciuti. Le forze e le risorse che pensiamo di non avere, e che invece ci sostengono ed emergono timide come le foglie primaverili. Spesso siamo davvero più belli di quel che pensiamo, e lo siamo dove non pensiamo di esserlo.
“Per una bellezza autentica” è da anni la campagna pubblicitaria della Dove. Mi piace pensare che la vita sia un viaggio alla ricerca della bellezza autentica, del corpo e dell’anima, propria e altrui, e della vita stessa. Il che non significa escludere le bruttezze, ma cercare di integrarle nell’insieme, perché la bellezza autentica è fatta di difetti e di imperfezioni, che danno disegni unici e irripetibili. Che siamo noi. Che sono le nostre vite.