Svegliarsi nella natura selvaggia, dove l’urlo della voce echeggia, dove il silenzio ti avvogle. Piante, fiori e frutti, ecco ci sono proprio tutti! Fiumi, laghi e ruscelli e tante specie d uccelli, come son belli! La natura questo ci dona, abbiamone cura. Ora chiudiamo gli occhi, abbandoniamoci a noi stessi e voliamo con la fantasia, la miglior cosa che ci sia! Spianiamo le ali, voliamo lontani sui monti e sui mari. Liberiamo l’animo da ciò che che ci affligge e immaginiamo di essere ciò che non siamo. Decolliamo su verdi colline con cime dorate di frutti inaugurate. Creiamo un castello con intorno tutto bello, attenzione però il castello sarà di vento e di nuvole, di rami e di foglie, ove dentro danzerem, riderem e cantere, così felici di essere senza pensier. Alzeremo lo sguardo e nel cielo vedremo un dolce tramonto, tinto di arancio, rosso e blu. Ma poco più in là un temporale già pronto ci sta. S’alza una brezza che come una carezza ci sfiora le vesti e svolazzare le fa. Poi è vento che ci fluttua qua e là. Tuoni e lampi si abbattono su una distesa di verdi campi. Tutto è buoi e dal ciel l’acqua comincia a cader e come per incanto al suon del nostro canto, la pioggia si trasforma in cristalli dorati. Siam tutti bagnati e molto eccitati per questi pensier. Il nostro viaggio sta per finir, apriamo gli occhi e ci sentiamo morir. Torniamo alla nostra realtà con i piedi per terra, am felici di aver vissuto per una giornata nella nostra natura amata. Prandelli Michela