I cartoni animati del robot Daikengo (titolo originale Uchu Majin Daikengo, ovvero Daikengo, il dio demone cosmico) furono trasmessi per la prima volta nel 1981 all’interno delle varie emittenti televisive locali e si distinsero, oltre che per la particolarità dei suoi protagonisti, anche per la sigla molto orecchiabile di Walter Rodi, Giorgio Santini e Salvatore Pinna, cantata da Lino Corsetti. Attualmente il cartone animato di Daikengo viene trasmesso sul digitale terrestre Sitcomuno il mercoledì alle ore 7,15. La serie prodotta dalla Studio NUE in collaborazione con la Toei Animation per la TV Asahi e Toei Agency si compone di appena 26 episodi ed è tratta da un’idea di Sakai Akiyoshi. La storia di Daikengo ha inizio quando il pianeta Lama viene attaccato dalle flotte del pianeta Magellano, che si avvale del comando dello spietato generale Roboleon. Questi uccide il principe Samson e prende definitivamente il comando del pianeta. Dopo aver occupato questo punto strategico per il dominio del cosmo, decidono di attaccare il pianeta Emperius. A occuparsi della sua difesa ci pensa il principe Ryger, figlio del re Empel e della regina Elisa, che si mette alla guida del potentissimo robot Daikengo, frutto dell’avanzata tecnologia del pianeta Emperius. Per essere attivato, Daikengo deve attendere il passaggio della Stella del Guardiano, che grazie alla sua energia può dare vita al robot. Nella sua missione Ryger si avvale della preziosa collaborazione della bella Cleo, figlia del Primo Ministro del pianeta e dei simpatici robot Anike e Otoke. Una motivazione in più che spinge Ryger alla battaglia è la vendetta, per la presunta morte di suo fratello Samson, ad opera dei Magellani.L’astronave guidata da Ryger è costituita da tre parti: Ryger guida la parte anteriore, Cleo quella centrale, mentre ad Anike e Otoke spetta la parte posteriore. A loro volta ciascuna delle parti che compongono l’astronave, può trasformarsi in vari mezzi secondo la situazione: la prima navetta è sviluppata per i combattimenti aerei, grazie ai suoi missili detonanti e al potente raggio laser, la seconda navetta è preziosa per i combattimenti terrestri, così come la terza navetta che si trasforma in una specie di carro armato. L’astronave in volo può raggiungere delle velocità notevolmente superiori a quella della luce, grazie al balzo iperspaziale e combattere sparando missili e raggi laser. La massima potenza la raggiunge quando, dalla combinazione delle tre parti, si trasforma nel gigantesco robot Daikengo, che ringhia e mostra i denti quando scorre una maschera posta sulla bocca. Daikengo combatte con due spade, che fa roteare al punto da creare un potente vortice in grado di creare l’energia cosmica. Daikengo può sparare dei missili dalla pancia e dalle lame dai piedi. Il gigantesco robot combatte anche con una catena con due bastoni alle estremità del tipo “nunchaku” e come un enorme drago può sputare delle potenti fiamme dalla bocca. Daikengo dovrà quindi affrontare i terribili robot di Magellano, che assomigliano a mostruosi dinosauri, comandati dall’androide Roboleon, totalmente assoggettato (e innamorato) ai voleri dell’affascinata comandante Lady Baracross. A sua volta la perfida donna, riceve ordini direttamente dall’Imperatore dei Magellani. I magellani sono sconfitti da Daikengo nel corso del primo tentativo d’invasione, pertanto promettono una tregua. In realtà dettano delle condizioni: cesseranno l’attacco al pianeta Emperious, soltanto se questi gli consegnerà il robot Daikengo. Si tratta ovviamente di un piano subdolo, per conquistare il pianeta in modo più agevole. Non hanno fatto i conti con la determinazione del principe Ryger, che insieme a Cleo e ai due robot Anike e Otoke, sferra un violento attacco alla città di Magellano, dando una sonora lezione al generale Roboleon. Purtroppo il re Empel, soggiogato dal malvagio e corrotto Primo Ministro Dulles (padre di Cleo), decide di consegnare Daikengo ai nemici. Il principe Yuga, comandante delle forze dell’Alleanza Galattica, riesce ad avvisare suo fratello Ryger del pericolo imminente. Durante una battaglia Daikengo si vede attaccato dalle stesse astronavi di Empel che mettono in fuga Roboleon, sul punto della definitiva sconfitta. Ryger si dirige al palazzo per avere spiegazioni da suo padre, ma questi essendo vittima del suo consigliere, ha un acceso diverbio con suo figlio. Dopo un violento assalto subito da Emperius, Cleo si accorge dei piani orditi da suo padre e disprezzandolo, fugge da lui non prima di aver affrontato i soldati, dei quali riesce a liberarsi grazie all’aiuto di Ryger.Quando Ryger e Cleo sono in grave difficoltà, arriva un misterioso robot chiamato Bryman. Questi è un vagabondo dello spazio anch’egli in lotta contro Magellano, che in più di un’occasione arriverà in modo provvidenziale ad aiutare Ryger e i suoi amici. Cleo al fine di rimediare agli errori di suo padre, decide di entrare nella base di Roboleon per eliminarlo, viene però catturata e tenuta come ostaggio in cambio del robot Daikengo. Per fortuna c’è Ryger, che anche in quest’occasione riesce a liberarla e a fuggire nello spazio profondo. Nel corso della loro fuga, s’imbattono in una navicella spaziale guidata da tre ragazzi, che scappano dal pianeta Landon occupato dai Magellani. Ryger alla guida del Daikengo, accompagna i giovani nel loro pianeta e decide di affrontare i missili di Magellano. Grazie all’aiuto di Bryman, Roboleon viene sconfitto ed è costretto alla fuga. Nel corso degli episodi Ryger capirà che Bryman è in realtà suo fratello Samson, che è stato trasformato in un cyborg dal dottor Guter, uno scienziato di Magellano. Quando gli eventi sembrano precipitare, Ryger e i suoi amici decidono di sferrare un attacco diretto al pianeta Magellano, difeso da una fitta nebbia che disorienta il radar di Daikengo. Grazie all’aiuto di Bryman riescono a individuare il pianeta e a mettere sotto scacco il generale Roboleon. Per evitare di essere catturata Lady Barakross, fa esplodere la loro base e con essa Roboleon, per poi fuggire nel cosmo. L’ultimo nemico che si trovano ad affrontare è l’imperatore Magellano in persona, che riesce ad avere la meglio su Daikengo. Anche in questo caso arriva provvidenziale l’aiuto di Bryman che uccide il nemico scagliandogli una freccia sull’occhio. Ryger, Bryman, Cleo e i due robot possono rientrare su Emperius da vincitori, ma Bryman nega di essere Samson e insieme a Ryger e ai suoi amici riparte per il cosmo, affidando il regno al giovane fratello Yuga.