Sono varie le iniziative per diffondere il volontariato e creare una simbiosi tra generazioni, concretizzando solidarietà. Con questo spirito intavoliamo qualche domanda con sette amici pensionati, impegnati nel volontariato a favore dei disabili. Franco Caprioli 75 anni ex autotrasportatore; Germano Fanelli 71 anni era commerciante; Franco Inselvini 68enne ex artigiano carrozziere; Canipari Roberto 60 anni ex operaio nel settore metalmeccanico, Mutti Marina 59 anni residente a Montichiari, Rosa Roberto 59 anni ex artigiano, Valotti Ferdinando 60 anni ex commerciante. Loro sono alla guida od in assistenza con il pulmino, che ogni mattina, per tutto l’anno raccoglie i disabili a Carpendolo, Calvisano, Remedello, accompagnandoli al Centro Diurno Disabili della Cooperativa “La Sorgente” sul monte San Pancrazio a Montichiari, riportandoli a casa verso sera.
“La Sorgente” oltre all’attività di gestire due Centri per Disabili, ha una vasta rete di personale per l’assistenza a personam nella scuola e per altre attività a favore dei disabili e dei minori, a Carpenedolo, nei paesi della zona ed oltre. Sollecitati quasi tutti da Rita Bregoli, che da venti anni è l’assistente sul pulmino a volte anche guidatrice, i sei hanno dato una risposta in positivo alla domanda che in tanti si pongono, che è diventato uno slogan per le Associazioni di Volontariato e dei Sindacati dei Pensionati: “Adesso che sono in pensione cosa faccio”. Un risposta di aiuto e solidarietà, che cancella l’idea, che l’invecchiamento sia un peso od un periodo di sola vita difficile, mentre può e deve essere un arricchimento “dando vita a gli anni e non anni alla vita”.Tutti hanno scoperto il volontariato da pensionati, prima il lavoro li assorbiva in tutto. Ad ognuno dei sei volontari, potremmo dedicare una pagina, considerando la vita di ognuno, ricca di tanti aspetti di serenità e gioia nella famiglia. Momenti di impegno e di sacrificio nel lavoro, o di dolore come la morte della Moglie per Caprioli, così come da 22 anni per quella di Inselvini. I primi tre è già da un po’ di anni che hanno scoperto il mondo dei disabili. Gli altri quattro è da poco tempo, ma tutti e sette stanno donando un aiuto importante, confermando come i pensionati ed il volontariato sia una risorsa preziosa, al contrario di come pensano certi governanti. Per tutti una nuova quotidianità vissuta senza nostalgie e rimpianti, senza ripiegamenti su se stessi.
“ Donare il proprio tempo – ci dicono – trascorrerlo insieme a questi giovani disabili, anziché un dare è un ricevere. Con Essi è assicurata una tranquilla serenità, uno scambio di affetto profondo, che loro ogni giorno ci rinnovano. Loro vivono un rapporto di armonia e di socialità con gli altri, con tutti. Ciò fa molto riflettere, noi che ci definiamo normodotati, abituati a contrastare gli uni e gli altri, creando divisioni e pregiudizi -come fa oggi anche la politica-. Questi nostri amici disabili, sempre lieti, sereni e spensierati, non giudicano ma amano. Questo dovremmo da loro imparare….. ed è un peccato che non li abbiamo conosciuti prima”.
M. M.
(foto) I volontari con Rita Bregoli