Cos’e’ il Natale se non una dolcissima poesia cosparsa di petali di cioccolato e frutta candita? E’ una tavola imbandita con tante persone che amabilmente parlano e si trasmettono emozioni, è il periodo giusto dell’anno per ricordare a qualcuno quanto lo ami o quanto ci tieni, è una sinfonia color rosso e bianco, giallo e viola che svolazza tra le fronde di un abete, solitario tra la neve c’è un pupazzo che osserva il mondo cambiare veloce, con la fretta dell’ultimo acquisto per i più piccoli e qualche capriccio per i più grandi, è la messa a mezzanotte stra piena di gente che si fa il segno della croce, qualcuno un po’ perplesso forse, altri convinti recitano un rosario di desideri, sperando di trovarli dentro alla calza della Befana tra qualche giorno. Il Natale è anche per chi è lontano da casa e sente nostalgia condita di sorrisi accesi, perchè pensare ai propri cari felici fa sentire meno la lontananza, tutti intorno al camino a leggere favole i ricordi di un tempo passato, ora l’età adulta si avvicina e qualcuno non si diverte più così tanto a giocare coi sogni, li lascia appassire dentro un bigliettino sotto l’albero in attesa della neve che lo copra, sperando che qualcuno lo legga e lo aiuti a risolvere un po’ le questioni della Vita. Il Natale è magia allo stato puro tra le candeline di un altare d’argento, è tutto lo splendore degli auguri e degli abbracci che si danno anche a chi non conosciamo, sono i festoni luminosi per strada lasciando tutti ad occhi alzati per guardare, sono le macchine ferme lungo il viale per andare a vedere un bel presepe, è un bambino che fa una carezza al nonno anziano e lo aiuta a camminare, è sostenersi a vicenda perchè le fatiche le provano tutti indistintamente, e il Natale non è solo la pubblicità’ del pandoro che invita ad essere tutti più buoni, non è buonismo commerciale cosparso di zucchero a velo e cannella, è la timidezza di qualcuno rimasto solo che non sa come chiedere aiuto, è il viso disilluso di una donna che ha avuto una malattia e ora è costretta a fare una vita che non vuole, è l’elenco infinito di bambini che soffrono nel mondo mentre noi quando abbiamo finito le feste abbiamo gettato nella spazzatura una montagna di cibo, quella stessa montagna di rifiuti che poi riempie i fiumi nei paesi poveri, quella stessa montagna che viene percorsa a piedi ogni giorno perchè per qualcuno rappresenta l’unica fonte di “cibo”, è il sorriso di una mamma che può abbracciare il suo bambino nato nella parte giusta del mondo, preservato dalle fatiche della quotidiana sopravvivenza e dove il lusso è la norma, ma è anche il buon senso di accendere una preghiera e stringere le mani perchè in fondo siamo tutti fratelli e urliamo a una sola voce:
BUON NATALE E BUONA VITA!
Laura C.