E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 13 febbraio scorso il decreto ministeriale del 22 dicembre 2012 del Ministero del Lavoro e politiche sociali che introduce per gli anni 2013-2015, un giorno di congedo obbligatorio e due di congedo facoltativo del padre, oltre a “forme di contributi economici alla madre, per favorire il rientro nel mondo del lavoro al termine del congedo”. I giorni di astensione dal lavoro godranno della retribuzione piena e potranno anche essere effettuati in concomitanza con l’assenza della madre ma mentre quello obbligatorio si aggiunge al congedo di maternità, quelli facoltativi invece comportano una riduzione proporzionale del congedo materno. Per fruirne è sufficiente fare richiesta scritta all’azienda con almeno 15 giorni di anticipo sulla data presunta del parto. Il beneficio si può comunque utilizzare entro i cinque mesi successivi alla nascita. Sono interessate infatti le nascite a partire dal 1 gennaio 2013 e sono compresi anche i lavoratori che fruiscono del congedo di paternità ai sensi dell’art. 28 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151.
Voucher per servizi all’infanzia
Lo stesso Decreto 22.12.2012 del Ministro Fornero istituisce un fondo per assicurare un contributo economico alle madri lavoratrici per servizi di baby sitting o asilo nido pari a 300 euro mensili per un massimo di 6 mesi.
I fondi complessivi ammontano a 20milioni di euro annui per il triennio 2013-2015.
Il contributo può essere richiesto dopo il congedo di maternità obbligatorio ed entro gli 11 mesi di congedo parentale.
Attenzione però: il beneficio comporta la riduzione di altrettante mensilità di congedo parentale. Saranno indetti dei bandi per aggiudicazione dei contributi tramite graduatoria nazionale sulla base degli indicatori ISEE della madre. Il contributo sarà erogato tramite i Buoni INPS cd. VOUCHER , previsti dal Dlgs n. 276/2003. Ne potranno usufruire anche le lavoratrici part time in maniera proporzionale all’orario di lavoro e quelle iscritte alla gestione separata per un massimo di tre mesi. Sono escluse le lavoratrici che già esentate dal pagamento della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati convenzionati o che sufruiscono dei benefici previsti dall’art.19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223.
Si attende quindi adesso dall’INPS il primo bando 2013 che garantirà l’aggiudicazione delle somme per i bambini già nati o che nasceranno entro 4 mesi dalla data del bando. La misura è sperimentale e verrà monitorata dal ministero per una eventuale ripartizione diversa delle somme disponibili.