Un grande professore universitario docente di filosofia, come sua consuetudine ormai da 20 anni, arriva in aula e scrive alla lavagna.
COME O AMATO TE NON O MAI AMATO!
Con una voce triste come non mai, chiede ai suoi alunni. Cosa ho scritto? Tutti imbarazzati tacciono.
Dai, dice il prof è facile da leggere.
Una ragazza si alza e legge:
COME HO AMATO TE NON HO MAI AMATO!!!
Bene,dice il professore.Ieri sera ho invitato a cena una donna che è stata capace di farmi sentire nel profondo del mio cuore queste parole.
Ci siamo frequentati per 2 mesi. Le nostre anime hanno vibrato insieme, tutto era meraviglioso.
Ieri volevo chiederle di sposarmi.
L’ho portata a cena. Tutto era favoloso. Lei era favolosa. Sentivo la mia voce strozzarsi in gola.
Ho tirato fuori il mio quaderno, ne ho strappato un pezzetto e come si faceva da bambini le ho scritto: COME O AMATO TE NON O MAI AMATO!
Come un bambino, mi aspettavo di vedere sorgere un sorriso sulle sue meravigliose labbra.
Il suo viso si è spento. Ha iniziato a piangere.
Si è scusata perché non riusciva a trattenersi ed è andata via. Incredulo, l’ho rincorsa. Volevo, DOVEVO sapere perché di quella reazione.
Alla fine mi ha risposto:
Tu sei un grande professore di filosofia.
Io una stimata professoressa di lettere.
Come puoi aver commesso quell’errore?
Non riesco a crederci, NON RIESCO!
Avrei potuto spiegargli che lo avevo fatto consapevolmente solo per fingere di essere tornati bambini. Per dimostrarle che l’amore che provo per lei è capace di trasportarmi a quando non sapevo distinguere una O da una HO.
Ma in quell’attimo ho capito.
Amarsi non è essere perfetti.
Amarsi non è fare sempre la cosa giusta.
Lei cercava un amore perfetto.
Io non l’avrei mai resa felice. Sono stato zitto.
RAGAZZI CERCATE DI NON AMARE LA FORMA,
AMATE IL CONTENUTO!!!
Cristian