Sono stati attribuiti numerosi vantaggi alla garden therapy, tra i quali:
• migliorare la propria autostima,
• alleviare la depressione,
• migliorare le abilità motorie,
• promuovere l’interazione sociale,
• stimolare la capacità di risoluzione dei problemi…
Solo per citarne alcune… allora perché non dilettarsi a coltivare un orto? Visto l’imminente arrivo della primavera, ho pensato di scrivere passo passo come si può realizzarne uno. Partendo da zero, aggiungendo informazioni tecniche, tradizioni e esperienza personale.
Affrontando anche le possibili avversità (anche atmosferiche), che potrebbero sopraggiungere durante il percorso. Che si decida di crearlo in giardino, orti comunali o aiuole, la soddisfazione di vedere crescere ciò che coltiviamo con amore e pazienza, non ha prezzo.
VALUTAZIONI PRELIMINARI
Per capire dove sia meglio iniziare a creare un orto dobbiamo aver valutato quanto segue:
• l’esposizione al sole per almeno 6 ore al giorno è fondamentale.
• un approvvigionamento idrico nelle vicinanze è importantissimo.
• È meglio partire con 1/ 2 aiuole larghe 1 metro x 2/ 3 metri di lunghezza che potremo riuscire a gestire facilmente e allungare o replicare se vorremo.
• Capire di che tipo di terreno disponiamo, se è pesante o leggero, la sua correzione è un pochino laboriosa ma va fatta una volta sola ottenendo molti vantaggi.
PESANTE: compatto, duro da lavorare. Se quando si bagna si creano ristagni d’acqua e ci vogliono alcuni giorni ad asciugare. In questo caso dovremo valutare di mescolarlo con un po’ di terriccio per alleggerire e arieggiare. Circa 50 litri ogni 2 /3 metri quadri.
LEGGERO: si sfalda facilmente, molto morbido. Non sono presenti ristagni d’acqua anche dopo molta pioggia. Si asciuga o si secca velocemente. In questo caso dovremo valutare di mescolarlo con della sabbia mista per dare compattezza e mantenerlo umido più a lungo.
Circa 10 chilogrammi al metro quadro.
• Ci dovremo avvalere di strumenti base come: vanga, badile o motozappa, forca, rastrello , annaffiatoio o tubo per l’acqua e guanti di tessuto.
• Servirà anche pazienza, impegno, costanza e voglia di sperimentare.
PREPARAZIONE DEL TERRENO
Il primo passo è quello di assicurarsi che il terreno sia ben asciutto. Vangare con terreno bagnato o umido è faticoso e poco utile. Indossare i guanti di tessuto. Ripulirlo dalle erbacce.
Fare una vangatura profonda almeno 25/30 centimetri estirpando tutte le radici, togliendo sassi medio-grandi ed eventuali corpi estranei.Dovremo creare delle aiuole di 1 m x 2/ 3 m alte almeno 25 centimetri. Lasciare tra l’una e l’altra aiuola dei corridoi larghi almeno 40 centimetri per poter agevolare tutte le operazioni. Lasciare riposare al sole una giornata e passare la forca in profondità per eliminare eventuali erbacce residue.Ora è pronto per essere mescolato uniformemente con sabbia o terriccio e arricchito con letame maturo, stallatico o humus.
Spargendo sul terreno circa 2 chilogrammi al metro quadro otterremo una concimazione ideale. Interriamo il tutto a 10 / 20 centimetri.
Procediamo rompendo con una zappetta le eventuali zolle di terra fino ad ottenere un terreno ben sminuzzato, livelliamo con un rastrello. Ora è soffice e arieggiato, pronto per essere seminato.
SEMINA
La tradizione popolare ci consiglia di seminare alcune varietà di ortaggi preferibilmente in luna calante per evitare che le colture vadano a seme troppo presto e quindi producano meno.
In luna calante è meglio seminare: coste, erbette, cavoli primaverili, cicorie, cipolle, fiNocchi, indivie, lattughe, porri, rape, ravanelli, rucole, scarole, sedani, spinaci e valeriane.
Le prossime date utili per fare questa operazione sono dal 9 al 24 marzo.
In questa prima fase, visto che il tempo e le temperature sono ancora instabili è meglio seminare in piena terra solo sementi, il trapianto di piantine con pane di terra lo vedremo in seguito.
Analizziamo ora le varie tecniche di semina.
A spaglio: il seme va distribuito il più uniformemente possibile sul terreno. Interrato delicatamente con il rastrello alla giusta profondità. Infine premere leggermente la terra con il dorso del badile. Le dosi, la profondità di semina, tempi di germinazione e raccolta variano in base all’ ortaggio. Sono riportate dietro ogni bustina di semente. Questa tecnica è indicata per lattughe e cicorie da taglio, rucole, spinaci e valeriane.
Su file: tracciare con la zappa o un bastone un solco nel terreno. Distribuire i semi uniformemente al suo interno. Ricoprire con la terra, livellare il tutto e premere leggermente con il dorso del badile. Dosi, profondità di semina, tempi di germinazione e raccolta sono riportate dietro ogni bustina di semente. Con questa tecnica si può seminare qualsiasi ortaggio. È quella che preferisco perché la crescita è più uniforme e l’estirpazione di erbacce, l’irrigazione e la raccolta sono più facili.
A postarelle o buche: vengono messi in ogni buca da 2 a 8 semi, a seconda dell’ortaggio. Questa tecnica è usata specialmente per fagioli e fagiolini, zucchini, zucche e meloni.
IRRIGAZIONE
Innaffiare delicatamente con annaffiatoi dotati di doccetta terminale a rosa, nelle ore più calde (solo in questo periodo). Usate acqua a temperatura ambiente avendo cura di non inzuppare il terreno e di non danneggiare il livellamento del letto di semina. Ripetere l’operazione, se necessario, nei giorni successivi per mantenerlo umido fino alla germinazione dei semi. In seguito è sufficiente bagnarlo quando la superficie è asciutta, in media ogni 2 / 3 giorni se non piove.
CONSIGLI
• Prendete tutto questo come un passatempo, deve essere un piacere occuparsene.
• Prima di partire con la semina valutare sempre quanto spazio e quali colture seminare. In base alle proprie esigenze familiari e ai tempi che ci separano dalla loro raccolta.
• Proteggere le mani con i guanti in tessuto soprattutto nella fase di preparazione del terreno, per evitare il più possibile la formazione di calli o vesciche.
• In questo momento seminare lattughe e cicorie da taglio, piselli, prezzemolo, ravanelli, rucole, carote, spinaci.
• Si possono interrare anche i bulbi di cipolle, aglio e scalogni. Preferibilmente su file per praticità di pulizia dalle erbacce. Tutti sulla stessa aiuola perché crescendo avranno bisogno di annaffiature meno frequenti rispetto ad altri ortaggi ed il terreno deve rimanere il più possibile asciutto per prevenire muffe o marciumi radicali.
• Per aiutare la germinazione, proteggere i semi da sbalzi di temperatura e uccelli, stendete sulle aiuole un velo di tessuto non tessuto.
• Lo stesso procedimento vale anche per i vasi di grandi o piccole dimensioni, avvalendosi di strumenti da giardinaggio per creare un orto su terrazza o balcone.
• Se avete degli animali recintate la zona in cui avete l’orto, eviterete incursioni inaspettate.
Tutti gli strumenti li trovate in ferramenta, nei vivai e negozi per il fai da te. Divertitevi a coinvolgere anche i vostri familiari, i bambini in particolare ne saranno molto coinvolti e invogliati ad assaggiare ciò che avete coltivato con loro. Inoltre impareranno anche a prendersi cura di un piccolo angolo di mondo.
Nel prossimo articolo parleremo di trapianto, pacciamatura, sarchiatura e progetto di irrigazione automatica.
Scritto da Laura Berselli
Foto fatte da Laura Berselli