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CIRCUITI OSSIDATI

Chissà, se nel vostro pensare avevate ottimi motivi per umiliarmi e circondare la mia testa di stupide bugie… Quando, vi chiedevo di raccontarmi la vostra storia posseduta ossessivamente dal passato arrovesciatosi ordinatamente, puntualmente in un presente costruito fra i castelli di una favola che solo voi con ingordigia riuscite a plasmare e forse a celare con i vostri quotidiani gesti, movimenti. Parole ripetute centinaia di volte rendendo tutto vivo e inconscio al resto del mondo.. Stretto a voi si percuote questo monologo a volte riaggiustato che vi rende vivo dentro un vuoto, che costruisce disperazione, astio, dolore ingelosendo i vostri circuiti oramai ossidati; non vi abbandona.. Non vi abbandona quando mi guardate mentre io vi osservo….. Siete astuta in quella finzione dove tutto è uguale e sotto controllo, dove tutti non hanno mai da ridire su ciò che comandi perchè ciò deve essere così e niente fuori posto… Non vi abbandona quando mi alzo per osservare di là dal vetro, spostandomi in un altra stanza, cercate di appropriarvi il mio controllo troppo istintivo e imprevedibile per essere placato.. Non vi parlo spesso, perchè i vostri modi rudi e anticati dalla maleducazione, mi urtano silenziosamente. Sapete dare spago a chi non contraddice la vostra legge eppure pensate che il mondo giri solo per voi; come i miei passi… (Mi chiedo: perchè in questo buio non cercate la luce?) – chi ha orecchie da intendere, intenda! E chissà perchè non mi chiedete: (come possa io ad oltrepassare e scorgere questo intruglio di promiscue confusionistiche retroscene inodore ma tanto indelebili da lasciare traccia in sovrapposizione alla vostra personalità?)

Simonetta Simoncini

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