Signor Gianni Rodari, con tutta la stima, il rispetto e l’ammirazione che ho nei suoi confronti per il genio che è stato, mi permetto di dissentire totalmente su una sua filastrocca che a scuola ho imparato: “Chiedo scusa alla favola antica ma a me non piace l’avara formica, mi è più simpatica la cicala che il suo più bel canto non vende; regala”. Ma lei lo ha ascoltato bene il frinir delle cicale?? GHE GHE GHE GHE GHE…
Proprio sull’albero che ho vicino casa dovete darvi appuntamento per il vostro chiassoso lamento?
Ve lo pago io l’affitto per un appartamento!
Il tremendo vibrar del vostro timbali mi ha già scassato i timpani!
Mi alzo prima dell’alba
per poter riempir il pancino,
non ho diritto, di primo pomeriggio, ad una pennichella,
un riposino??
Poi la giornata
mi sembrerà più bella !!
Se dovete corteggiar
le vostre “donne”,
fatelo con una lettera,
usate il telefonino,
regalategli dei fiori,
ma per carità,
non rompetemi più i coglioni!
Giordano
