Carla Verbano, la Mamma che, il 22 febbraio 1980 a Roma, vide uccidere sotto i suoi occhi il proprio figlio Valerio il giorno in cui compiva 19 anni da tre sconosciuti che spacciatisi come suoi amici entrarono in casa. Sequestrarono lei e il marito e al rientro di Valerio lo aggredirono e gli spararono alle spalle. Lei non si è mai arresa! Fiera, tenace, esile e rocciosa, bianca e piena di rughe nel cuore e nel viso, a 88 anni, da tempo malata, implacabile accusatrice, se ne è andata il 6 giugno. Ha raggiunto il suo Valerio. Sono certo abbracciati nella Luce e lui le ha raccontato la Verità, quella che un Stato imbelle ed inerte non ha saputo o voluto dire; né forse la diranno mai i “caini” vigliacchi che si celano ancora da qualche parte, magari in ovattati palazzi. Ma non può esistere, citando Brecht, un giudice anche a Roma oltre che a Berlino? E alla fine, non c’è Quello che a tutto provvede? Ciao Mamma Carla e grazie della lezione di volontà ed amore. E con te penso a tutte le Mamme e a tutti i Familiari che hanno sofferto e soffrono ancora per i propri Caduti, al di là di ogni colore, per folli ideologie di violenza, odio e terrore. Ciao Mamma Carla. A cura di Ennio di Francesco. www.enniodifrancesco.it