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CIAO AMORE MIO…

Ancora non ci credo, sono tanto frastornata e stanca, che ancora non realizzo che tu ometto mio ora riposi in pace. Vorrei tanto sapere il perchè ci è toccata una croce così pesante da portare, tante volte me lo sono chiesta, ma non ho mai ottenuto una risposta. Ho invece tante certezze, che mi faranno andare avanti in questa mia vita senza di te. Sono certa che tu eri un bambino stupendo e speciale, che ha sopportato col sorriso tantissime dure prove, prove che un bambino così piccolo non dovrebbe affrontare. Con tanta forza, coraggio e con serenità, siamo andati avanti sempre, privandoci di una vita normale per anni, tanto che ora mi sento una marziana a volte quando esco di casa. Io davo la forza a te e tu la davi a me ed ero certissima che ce l’avremmo fatta, fino a dire ai dottori: “Me ne frego delle bassissime percentuali, il mio ometto è tosto e vincerà”.
Ad aprile scorso hai iniziato a frequentare la scuola dell’infanzia ed io ero la mamma più felice del mondo, quanto avevo aspettato di vederti col tuo bel grembiulino, quanto avevo aspettato di poter restare di nuovo incinta e di sapere che la tua malattia stava sparendo. Finalmente raggiungevamo il traguardo tanto sudato e sospirato. Ma a fine settembre, quella sera che ti avevo visto camminare in maniera diversa e mi avevi detto:” Mamma mi fa male la schiena”, nei tuoi occhi ho visto il dolore che avresti provato e nei mesi successivi ho sentito tanta paura e angoscia. Dentro di me sapevo cosa sarebbe successo. Che grande rabbia e delusione ho provato. Quella brutta bestia ti ha tolto il sorriso negli ultimi mesi, ti ha pian piano tolto tutto, ma tu fino all’ultimo, da grande guerriero che sei, non hai mollato. Io e papà siamo fieri di te e Gabriele saprà quanto eri forte e coraggioso. Desidero ricordare quando coi tubi attaccati saltavi sul letto dell’ospedale e i dottori, entrando nella stanza, si spaventavano, oppure quando mi dicevi negli ultimi mesi “ Mamma vai in cucina” e facevi i tuoi mega salti dal mobile al divano. Io so Nicolò che tu sei tanto amato e hai conquistato tanti cuori, so quante persone ci vogliono bene e ci sono rimaste sempre accanto. So anche che mi mancherai tantissimo e che per sempre sarà così. Devo farmi forza e andare avanti, devo pensare che tu ora non soffri più e che sei sereno di nuovo. Lo devo per forza fare amore mio, anche se una parte di me se ne è andata con te.

Lettera di una mamma che ha perso il suo Nicolò, bambino di 5 anni, di cui quattro passati nella sofferenza, a causa di un male terribile. Quando qualcuno muore per malattia ed è giovane ci poniamo tante domande…tanti perchè a cui non siamo in grado di dare risposte.
Gesù Cristo prima di noi ha sofferto atrocemente per farci capire e comprendere quanto è importante la vita, sia nel dolore sia nella gioia, apprezzare e gustare ogni momento della giornata e ringraziare sempre Dio per ogni giorno che nasce e smettere di lamentarci del futile…e ritenerci fortunati per quello che abbiamo e che ci ha donato!

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