Poesie

Il tempo si piega tra le pagine dei libri. Si nasconde, apre gli occhi al lettore quello che per caso o per passione voleva passare le ore. Stefania Ferlito

Addormentarsi la sera con le lacrime agli occhi e l’ennesimo pensiero, solo un brutto sogno… La realtà del giorno porta a sè quel dolore accompagnato dall’amarezza di quella presa in giro, il cuore strappato con forza e gettato in quell’abisso lancinante.. dove non si ha più ritorno. Scalvini Roberta

L’ultimo Tuo straziante lamento è rimbalzato fino in cielo, Persino il sole, poveretto dopo la Tua assurda gogna s’è spento per vergogna. Il sangue Tuo sparso a terra non ha sporcato solo il legno della Croce ma l’intera umanità. È sulla pelle di ognuno, ed ora, lavarsi con l’acqua dell’indifferenza

Mutevole è il tempo, in ogni momento qualcosa cambia e si trasforma, nuove sembianze, nuova forma. Si alternano pioggia e sole, grigio e raggianti colori, nuvole scure e cieli sereni, le stagioni, eterna altalena, l’universo-oceano senza confini, la fine è inizio e l’inizio è la fine. Darina Naumova

Gli anni migliori non sono questi. Sono quelli del sogno di bimba con gli occhi brillanti su un domani Terra promessa di libertà, oggi patria che le ali ti tarpa non permette di sognare anzi obbliga a rimanere reale. Stefania Ferlito

Scende a picco il sole prime lingue di fuoco s’allungano maliziose abbracciando con passione tetti e case, prati e valli. Muti pensieri vanno componendosi zittendo, aspri dolori. Dolcezza fonda nasce, sgorga, effimera sfugge eterea si dilegua. Giocano a nascondino le emozioni tingono il presente d’incantevole bellezza. Milena, la mamma di

Ad un tratto un raggio di sole illumina il tuo viso, ti infastidisce ma, per me, è incontenibile il piacere di avvalermi di tale visione, cosa rara e furtiva. Il mio sguardo si sofferma sui tuoi occhi che brillano, le tue labbra che risaltano sul tuo viso, il tuo corpo

Lascio a te madre, mi è giunta nel sonno, vuol star con i fanciulli. Non spicca più il volo, dai grandi è fuggita, le han tolto la parola. Riportala in grembo, perchè torni l’aurora. Olivo

Il sole si ergeva su tutto, i suoi potenti raggi rischiaravano, scaldavano, asciugavano ogni erba, fiore o ramo che da poco avea gemmato. Una goffa nera talpa uscita da terra, dopo aver alzato il musetto al cielo se né tornata nel buco nero da lei scavato; che m’importa (avrà pensato)