Mi sono perso, a vedere quello che non avrei mai creduto… Il mondo è così marcio, il potere un abile costruttore di terrore, e il mentire, distrugge ogni sogno ed ogni avvenire. Ogni paese ha il suo patire di anime distrutte dal dolore; l’innocenza è una colpa da espiare. I
Il tempo è tiranno, sorvola le alture della vita, riverbera i rimpianti del passato, prosciuga la mente, cancella colei che racchiude le lacrime a sè… Un nuovo pensiero prende vita, l’insorgere più determinata di prima, calpestare tutto ciò che è sofferenza, aggrapparsi più che mai a quell’anima… l’anima scarlatta! Scalvini
Solita via, colori sparpagliati dietro le spalle d’estate, foglie affogate nelle pozzanghere, crudelmente calpestate. Sudario di nebbie, anestesia del freddo, sull’altare della esistenza un passato sacrificato, nel nome del futuro, tu, il più saggio dei mesi, lo sai con certezza, pieno di tristezza, deprimente e ombroso è forse per questo,
Il sole, afflitto, pallido, malato, solo ombra di quello che tempo fa è stato. Sarà vero? O è solo impostura, inganno della nostra umana natura? Lo stesso è il sole, cambiano le stagioni è la nostra percezione. Darina Naumova
Nonostante i tanti tradimenti le vane promesse, ti amo ancora vecchia città, triste, sporca città. Custode paurosa dei miei sogni di quattro sparuti segreti. Enrico Savoldi
Sembra un incubo quel che vedo eppure è tutto vero, sembrano immagini di un film invece è realtà nuda è cruda. Caino è ritornato a portare tutto l’odio, a uccidere ogni fratello, a sacrificare ogni bambino. Un volere, un potere,un odiare, è la giustificazione e colpa del terrore, quando finirà
Sono scese le ombre a picco cadenti avvolgenti hanno zittito parole emozioni dolori solitudini. Silenziose le vie fruscii secchi ronzano mute fra vecchie mura di case diroccate. Vittoria occhi di cielo spaziano curiosi Ingorda trattiene odori annaspa sogni. Negli occhi dritto mi fissa la mia testa fra le sue mani
30 ottobre 1993 Non ho mai saputo nuotare, eppure su una barca mi trovo in mezzo al mare. Non ho mai saputo nuotare, solo terra sotto i piedi ho voluto calpestare eppure su una barca mi trovo in mezzo al mare. L’orizzonte infinito mi ha sempre agitato, campi, verde, alberi,
Rovistando, annaspando fra odori, sentori, emozioni per incanto ritrovo la veletta di mia madre. Arricchita di pizzi, nero velluto sapientemente ripiegata soleva indossarla con mistica devozione incontro all’altare movendi passi lenti nell’ardore di ricevere il corpo di Cristo. La rivedo all’alba, affondare i primi passi allo scocco del campanile affrettarsi
Un frammento d’infanziadell’anima scarlattase ne va con lei,la sua compagniain quei giorni difficili,la sua presenzaerano il pensierodi ricordi vivi del passato,i momenti spensierati…dove essere bambini, dove la vitaera solo significato di gioco…il suo dire portava un bagaglio di vissuto,a volte stanca del suo spirito vitale,in un soffio di vento lascia
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