Pensieri e Parole

Buongiorno a tutti voi, redattori e lettrici di New Entry. Ultimamente mi è capitato di leggere questo bel giornale… si può vedere che è organizzato da gente seria, responsabile e sicura di sé. Ho notato che sono molte le persone che pubblicano i propri scritti, le proprie esperienze ed emozioni

Abitiamo (io e la mia consorte) ormai da quasi 3 anni, in una piccola graziosa casetta in aperta campagna. Ci è piaciuta da subito, pensando di andare a vivere immersi in un’oasi di verde pace, e sarebbe così se sul suo lato ovest non scorresse una piccola trafficatissima strada, ove

Il 4 febbraio Facebook ha festeggiato il suo ventesimo compleanno. Perciò, forse, è il caso di fare qualche bilancio su di lui e “sui suoi fratelli”, che ne dite? Partiamo dall’inizio come in tutte le storie! Facebook è nato, come detto, nel 2004 però da noi, in Italia, è arrivato

Quelle che vedete sono le ragazze (di una volta) del 1952 che nel 1968 si sono incontrate e conosciute e diventate amiche frequentando le magistrali nel collegio di Lonato” Paola di Rosa” delle ancelle della Carità. Sono passati 56 anni da allora e oggi ci siamo ritrovate a casa mia,

1) Quando non sei d’accordo con il gruppo: a) Non lo dici, per timore di essere allontana. b) Sostieni il tuo parere a costo di perderli c) Cerchi di dire la tua rispettando le idee degli altri 2) Quando la tua migliore amica ti ruba qualcosa: a) Resti sorpresa e

Tramite un amico ho scoperto questa interessante metafora, che fa riflettere sul significato del vivere e di come molte persone si comportano nella vita. La carrozza: corpo, mente, emozioni, anima, ideata dal filosofo e maestro armeno Gurdjieff. È la rappresentazione ideale e sempre attuale dell’essere dormiente, cioè di chi non

“E’ una cosa talmente semplice il fare all’amore che è poi l’amore:non ce n’è altro tra un uomo e una donna. E’ come avere sete e bere. Non c’è niente di più semplice che aver sete e bere…essere soddisfatti nel bere e nell’aver bevuto; non avere più sete. Semplicissimo. Ma

Parlavo qualche giorno fa con la mia cara figliola dell’ultima mia pulizia dentale (potrebbe sembrare un banale argomento ma è importante per mantenere una dentatura sana nel tempo) e subito lei con occhi sgranati e sguardo accusatorio ha esclamato: “cos’hai combinato questa volta?” Come se io mi comportassi sempre da

Giaceva lì grigio e spettrale. Immobile, dentro un espressione non sua, severa, quasi regale. In un sonno infecondo, senza pensieri o sogni. Liberato dall’affanno del respiro. Che strano, pensavo guardandolo, parliamo così raramente e malamente dell’unica cosa che sappiamo certa nella nostra esistenza. Per evitare anche solo di nominarla abbiamo