Se dovessi dire basta a tutte le cose che nel mondo non mi vanno bene, credo che dovrei impiegare più di un anno a scrivere le mie idee.Mi limiterò a scriverne poche, che però per me sono molte delle essenziali per cambiare questo caos che purtroppo per noi, c’è nel
Oggi guidavo per stradine di quasi campagna: il cielo grigio carico di nuvoloni, i campi gialli di non so quali colture… Uno spettacolo! Mi sono fermata a fare qualche foto col telefono (devo ricominciare a tenere in borsa la piccola Canon). Amo l’autunno, non solo per i suoi colori, ma
…e nonostante i forzati balli coi lupi rimango sempre io, a metterci la faccia in qualunque situazione. Io, che in questa ancor bella età, osservo con la gioventù del cuore la discesa generosa del tramonto. Ancora denso di luce, pur con tutti gli inganni attraversati e i sogni calpestati. Io
Dal remoto angolo della memoriasei apparsa nel mio sogno,con mura un pò sgretolate,porte, finestre sbiancate,occhi semi accecati.Vetusta nell’ombra del noce immersa,vicino al pozzocon fresca acqua tersa.Bisbigliano qualcosa l’infanzia e la giovinezza,mi guardano con rimprovero o compassione?Mi ha portato il sognoe non per cercare spiegazione,percorrevo strade, frontiere,per orientamentoguardavo il sole, il
Scure le ombre, copiose s’addensanofra volti e ricordi, fanno econella distratta lontananzadi remote fantasie. Tramestio cheto, accompagnasogni passi, solleva desi. Si rinnovano interrogazioni, salseinquietano, animi appesantiti. Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste
Con l’arcobaleno dei coloridipingo emozionitrasformo pensieri in paesaggirealizzo sogni in progetti umani.Giuzzi Daniela
Notte d’infinita sinfoniadov’è tremula la luce d’una stellaDanza anche la lunase di melodia n’è colma l’ariae mentre i grilli parlottano chiassosi tra di lororare lucciole s’accampanotra l’erba a festeggiareNotte solitaria e stranach’emani profumi d’una estate avara d’emozionit’affacci a noi come salici piangentiricurvi sopra un fossoe or che l’acqua come sempre
È stagione di giuggiole (le zöbie) frutto della pianta del giuggiolo, di origini asiatiche, conosciuto e apprezzato fin dai tempi degli antichi Egizi e dai Fenici, poi diffuso nei Paesi Mediterranei compresa l’Italia. Presso gli antichi Romani il giuggiolo era “simbolo del silenzio”, usato per adornare templi dedicati alla dea
“Alla cassa di un supermercato una signora anziana sceglie un sacchetto di plastica per metterci i suoi acquisti. La cassiera le rimprovera di non adeguarsi all’ecologia e gli dice:“La tua generazione non comprende semplicemente il movimento ecologico. Noi giovani stiamo pagando per la vecchia generazione che ha sprecato tutte le
“Nonno… nonno! Sul mio libro di storia c’è scritto che nel marzo 2020 c’è stata una pandemia!Ma cosa è accaduto?” -”E’ accaduto che dalla Cina è arrivato fino a noi un terribile virus influenzale mai studiato prima…” -”E poi?” -”Ci siamo tutti messi in quarantena, nessuno poteva muoversi da casa
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