CARLO
Carlo eraallegria misuratapasso celere, scanditoborbottare cheto, sommesso.Con rapidi gesti, accelerato andaremisurava distanze, inzuppando oredi solitario sostare.Alle prime luci, di albe dorateimbracciava il fucile,lesto s’avviava, fra brune distesesotto un cielo rossastropunteggiato di traiettorie zigzaganti.Ultimi raggi di sole chiacchierinoil capo t’hanno avvoltoprima che ombra neradensa ed oscura, velasse l’infinito.Bellezza novaveste il presentea