Sarebbe bello se la piccola cappuccetto rosso potesse passeggiare tranquilla in un bosco senza lupi, ma, ahimé, da molti secoli homo homini lupus: l’uomo diventa un lupo che sbrana i propri simili. Ci raccontano la favola che il contante nel cestino fa gola al lupo e che quindi è meglio sbarazzarsene, ma in realtà il lupo mira a ben altro che torte e ciambelle nel paniere! Mi spiegano che se imparo ad utilizzare sempre più il denaro elettronico fino ad abolire la circolazione del contante, sarò più libero da fardelli, tentazioni e ladri, la giustizia trionferà. Meno scippi e aggressioni fisiche, meno furberie criminali: finalmente sarà più facile tracciare le operazioni sporche dei brutti e cattivi! Come se gli evasori e i disonesti non avessero dimostrato negli anni di possedere infinite risorse ed abilità nell’aggirare gli ostacoli! Come se le truffe elettroniche e le facili clonazioni delle carte di credito non fossero indice di conclamata insicurezza delle transazioni. Come se la totale dipendenza da codici, congegni e aggeggi elettrici/elettronici non fosse una complicazione e una forma di ulteriore burocratizzazione (ci è piaciuto il passaggio obbligato alla tv digitale!?) Come se le operazioni elettroniche fossero completamente gratuite e senza commissioni! Ma ci pensiamo bene? Le tracciature elettroniche sono un sistema di controllo completo della nostra privacy. Anche quando non avremo nulla di losco da nascondere sarà sempre possibile disporre di una mappatura completa dei nostri acquisti, delle nostre preferenze, delle nostre malattie. Saremo più facilmente “manipolabili” e “abbindolabili” da chiunque avrà il potere di utilizzare tali informazioni. Avete fatto caso? Da quando esiste una legge sulla privacy il bombardamento pubblicitario si è fatto più massiccio. Con l’aggravante delle nostre firme di consenso!
Io spero in un domani senza lupi e senza denaro. Spero in un domani ispirato al libero servizio e all’onestà, per una migliore qualità di vita.
Ma vivo nell’oggi e agisco nel presente. Le operazioni animate da cattive intenzioni non possono dare buoni frutti. La perdita del contante e la limitazione estrema del suo uso inasprirebbe di fatto il clima di polizia, lo status di controllo estremo delle nostre vite e dei nostri pensieri.
Ora voglio smettere di accettare ogni cosa senza pensare alle conseguenze.
Le Menzogne da Smascherare
Prima Menzogna: La lotta al contante in quanto strumento fondamentale per combattere l’evasione fiscale. Questa è l’argomentazione principale che viene usata da chi si prodiga per avere una società senza contante. Ad una prima analisi questa giustificazione sembrerebbe inattaccabile; tuttavia, mediante una disamina più attenta e approfondita si scopre che il grosso dell’evasione fiscale non ruota affatto attorno l’utilizzo del denaro contante, ma riguarda invece transazioni decisamente più sofisticate. I fenomeni evasivi/elusivi numericamente più rilevanti, quali l’occultamento di ricavi e compensi o l’indebita deduzione dei costi, vengono, infatti, messi in atto con l’impiego di strutture e comportamenti fittizi che prescindono dall’uso del contante e dall’obbligo di avvalersi del canale bancario per rendere le operazioni tracciabili. Diffondere l’idea che la maniera più efficace per contrastare l’evasione fiscale risieda nella lotta al contante significa, dunque, pubblicizzare volutamente un erroneo convincimento. L’evasione si combatte mettendo a punto un quadro normativo stabile e facilmente comprensibile, tagliando il numero degli adempimenti, instaurando un rapporto di fiducia tra il Fisco e il contribuente e riducendo in maniera sistematica e ragionevole la pressione fiscale tramite un preventivo calo della spesa e dell’inefficienza pubblica. A fronte delle sopraccitate misure, l’eliminazione del contante non serve praticamente a nulla se non a privare milioni di cittadini (il popolo minuto) dell’unico formidabile strumento di “dissenso di massa” che essi possono avere a loro disposizione per non essere sopraffatti da inique regole e politiche fiscali.
Seconda Menzogna: La lotta al contante non incide direttamente sulla libertà e le abitudini delle persone. Affermazione semplicemente senza senso. Restringendo le possibilità per gli agenti economici di scegliere come metodo di pagamento ciò che essi considerano più adeguato, si va ad incidere per forza di cose direttamente sulla libertà e le abitudini delle persone.
Terza Menzogna: Contante strumento scomodo ed obsoleto. L’esperienza sostiene l’esatto contrario. Nella quotidianità solamente l’impiego del contante permette ad alcune transazioni di essere portate a termine in maniera celere e quindi proficua. Di conseguenza, eliminando o riducendo ancor più drasticamente questa modalità di pagamento, si introdurranno necessariamente in più parti del sistema economico rimarchevoli inefficienze che, in ultima analisi, avranno il demerito di rendere maggiormente complicata la vita delle persone.
Quarta Menzogna: La lotta al contante è decisiva anche nella lotta ai furti e alle rapine.
«Chi è pronto a dar via le proprie libertà fondamentali per comprarsi briciole di temporanea sicurezza non merita né la libertà né la sicurezza». Basterebbe citare questo famoso aforisma di Benjamin Franklin, uno dei Padri Fondatori degli Stati Uniti d’America, per dimostrare l’illegittima sussistenza di questo assunto.
Ma, poiché è necessario essere veritieri fino in fondo, si deve anche constatare come l’eliminazione del contante non rappresenti sicuramente la panacea contro furti e rapine.
Clonazione di bancomat e di carte di credito, manipolazione di conti bancari, furto d’identità o anche le incresciose aggressioni alle abitazioni dei cittadini sono tutti esempi di fenomeni criminali sui quali la lotta al contante non può avere di certo un’incidenza decisiva.
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