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CANZONI ESTIVE DI IERI E DI OGGI

Ascoltando quotidianamente alla radio musica leggera e il fine settimana orchestre o Dj di liscio, ascolto sempre volentieri sia i successi del passato che le novità discografiche, anche ballando sulle loro note. Mi colpisce la differenza tra canzoni di molti anni e quelle attuali. Da ragazza i più importanti eventi musicali erano: Festival di Sanremo, Festivalbar, Canzonissima, ecc..che lanciavano nuove canzoni, da riascoltare poi alla radio. Molto seguita la Hit Parade dell’indimenticato Luttazzi, ognuna di noi faceva il tifo ogni settimana per le preferite, sperando si classificassero ai primi posti! I gusti spaziavano da motivetti allegri, a testi romantici, a interpreti e cantautori più o meno impegnati e affascinanti, all’immaginazione di un mondo, quello dello spettacolo, che sembrava a noi semplici mortali, una favola! In ogni caso la musica è sempre stata e sarà sempre la colonna sonora di nuovi amori, di addii, di amicizie nuove, di eventi, di desideri, di sogni e d’estate magari anche “colpevoli” di brevi ma intensi innamoramenti. Quando nacquero le radio libere, si potevano ascoltare canzoni per molte più ore; simpatica e molto gradita era la possibilità di fare dediche personalizzate, telefonando dalla cabina Sip più vicina, per chi, ed eravamo in molti, non aveva il telefono in casa. L’alternativa era comprare i 45 giri o le musicassette, sia da ascoltare in casa che per l’autoradio, oppure al bar, selezionandole nel jukebox. Ora la musica si ascolta, oltre che alla radio e in tv, comprando cd o scaricandola da youtube. La differenza tra oggi e anni fa, ad eccezione di alcuni testi, è che tormentoni o comunque successi di cantanti e complessi di allora, ci sono rimasti nella mente, ne ricordiamo ancora le parole e ci piacciono molto tuttora. Ne sono la prova appunto concerti di cantanti del passato, che vedono fan della loro generazione mescolarsi a ragazzi, che cantano le loro vecchie canzoni, così come molti cantanti giovani riprendono successi famosi, mai tramontati, riproponendoli un po’ modificati, ma sempre piacevoli. Ritornelli orecchiabili, strofe a volte molto semplici e con rime scontate, altre più impegnative, ma così accattivanti da rimanere impressi e da risultare attuali anche dopo decenni.
Molte canzoni moderne, al contrario, sono veri tormentoni per una stagione, soprattutto l’estate, allegri e ballabili, ma già all’uscita del disco successivo, ci siamo dimenticati parole del precedente e spesso pure il nome dell’interprete. Inoltre, a mio parere, fastidiosi suonano quei testi che contengono parolacce: la musica deve far sognare, divertire, commuovere, testimoniare attualità, ma tutto questo si può ottenere senza volgarità, anzi, con metafore ironiche o poetiche si coglie benissimo il nocciolo del concetto.
Buona estate in musica, dunque: che sia revival o nuova, italiana o straniera, lenta o rock, è un sottofondo che ci tiene compagnia ovunque, da canticchiare o da ballare!
Ornella Olfi

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