Quando di mezzo c’è una collettività confusa e in costante default, non è salutare costringere i valori di riferimento a rincorrersi, alzare la voce per richiamare attenzione sensibile, accettando in silenzio che vengano spogliati della loro presenza costante, unico baluardo per non permettere facile accesso a quegli “oggetti letterari “ cui fare stare dentro tutto e il contrario di tutto, compresa la capacità di addossare virtù improponibili al disvalore di turno. Etica e moralità sono attributi indispensabili per un futuro che ancora non c’è, forse occorre smetterla di parlarne domani, di sperare domani, forse è arrivato il momento di abbandonare il gioco mediatico dei rimandi. E’ ora di agire per il bene che è etico e morale, non perché c’è un uso largamente improprio di superlativi e sostantivi, ma perché il bene quello vero di ogni persona, è l’unica dimensione autenticamente umana. Buon anno a ognuno e ciascuno.
V A