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BUdiBÀ – I BURATTINI DI BABETE E BAZZAN

La storia della famiglia di burattinai Onofrio iniziò nel lontano 1925 con il bisnonno Giacomo, già acrobata di circo e clown, che fondò la compagnia dei Fantocci Onofrio, passata poi al figlio Giuseppe e ai nipoti Giacomo e Ferdinanda. Questi ultimi, grandi appassionati di spettacolo, hanno continuato l’attività per quasi 40 anni. Giacomo era Mastro Burattinaio professionista, Ferdinanda sceneggiatrice di metà delle sue commedie. Quando nel 2022 muore Giacomo, Ferdinanda acquista parte dei burattini, delle scenografie e uno dei teatrini, per preservare il lavoro di suo fratello.
Una parte della collezione Onofrio è invece visibile al Museo del Burattino della Fondazione Ravasio a Bergamo.

Ma la storia non poteva finire certo così…
Ecco dunque che Fulvia Marai, figlia di Ferdinanda, con il marito Cristiano, ha fondato BUdiBÁ, (Fulvia è Babette e Cristiano Bazzan) per far rivivere la passione della sua famiglia, pur non usando il cognome Onofrio, per segnare una nuova era come prima burattinaia professionista donna della famiglia.

I protagonisti delle commedie della Compagnia Onofrio erano personaggi della commedia dell’arte come Gioppino e Brighella, che recitavano in dialetto bresciano e bergamasco. Fulvia Marai ha completamente rinnovato il repertorio, con fiabe di Andersen e in futuro quelle dei fratelli Grimm e le Mille e una notte, recitate in italiano. La prima commedia ”La Regina delle Nevi” tratta dall’omonima favola, era stata scritta da Fulvia nel 2012 e portata in scena con successo da una compagnia semi-professionista lombarda; ora Fulvia l’ha trasformata in commedia per burattini, sfidando se stessa.

Fulvia e Cristiano si sono improvvisati scultori, pittori e parruccai, per inventare nuovi personaggi femminili (nonne, bambine e soprattutto l’algida e inquietante Regina delle Nevi) che non c’erano nella Collezione Onofrio. Anche il papà di Fulvia ha dipinto gli scenari; la mamma ha rispolverato i suoi talenti di sarta per creare vestiti; Cristiano ha completamente rinnovato l’impiantistica luci del teatro. È stata restaurata la struttura del vecchio teatrino e il simbolo della compagnia che spicca sotto il palco formato da 4 figure stilizzate che rappresentano le 4 generazioni di burattinai.

Teatrino burattini: “La Regina delle nevi”

Fulvia e Cristiano stanno anche lavorando al progetto “Incantalibri” per portare in scena i loro burattini anche in spazi ristretti, come biblioteche o case private. I primi due spettacoli sono stati molto graditi da famiglie con molti bambini e questo inizio è molto incoraggiante per proseguire con entusiasmo, continuando la storia e la tradizione della famiglia Onofrio e per Fulvia, in particolare, della mamma Ferdinanda.

Racconta infatti Fulvia che questo è un lavoro che si può fare solo se c’è cuore, passione, amore! Lei da bambina abitava a Carpenedolo vicino allo zio burattinaio, perciò fin da allora cominciò ad amare i burattini e imparò a memoria le commedie, soprattutto la più famosa messa in scena dallo zio Giacomo: “Il potere del talismano”.

Una curiosità affascinante: il bisnonno Giacomo “Fiacca” inventava le storie prendendo spunto sia dai suoi dialoghi di clown, sia da storie locali, ma non scriveva nessun testo, li imparava tutti a memoria e spesso modificava le storie in estemporanea, in base alle reazioni del pubblico!! In seguito il nonno di Fulvia se le fece raccontare e le registrò, perché non andassero perdute.

 

“Il pubblico più difficile -dice Fulvia- sono i bambini, che con la loro spontaneità e sincerità mi fanno capire, pur non vedendoli da dietro le quinte, se si stanno divertendo e capita perciò qualche volta di improvvisare, cambiare battute, o accorciare lo spettacolo, anche se ora è più breve di quelli di una volta, proprio in base alle nuove esigenze del pubblico.” Questo dà la misura di quanta cura mettano in ogni particolare questi professionisti burattinai e di quanto rispetto abbiano del gradimento del pubblico.

Ornella Olfi

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