Una ragazza adottata ricorda le violenze subite in famiglia, l’orfanotrofio e l’arrivo dei genitori adottivi. E’ felice ma c’è sempre un ma…
In quel freddo salone
tra giochi obsoleti e sguardi tristi
volavano i giorni.
Lontano il tremolio di certe notti
quando nel letto
confusa e impotente
mi arrendevo a quella puzza di vino
ed a due mani enormi.
Eppure nei nostri pensieri di bambini
un raggio di sole faceva capolino
se il portone si apriva
anche solo per una doccia calda.
Ma in quell’afoso venerdì
brividi di freddo nelle viscere
all’apparire di due più due occhi dolci
che mi rapirono il cuore
e mi portarono via.
Palloncini festanti volano in cielo
e colorano i nostri sogni,
ma il ricordo di quel grigio salone
saluta due lacrime
che scendono esitanti
dai miei occhioni blu.
Roby