Lui: “Cara, ti devo confessare una cosa. Da quando ci conosciamo io vedo segretamente uno psicanalista”. Lei: “Anch’io, caro, ti devo confessare una cosa. Da quando ci conosciamo io vedo in segreto un medico, un avvocato e un idraulico”.
Un professore universitario decide di fare una gita in barca con un marinaio. Dopo un po’ il letterato dice al marinaio: “Lei ha mai letto i Promessi sposi?”. Il barcaiolo risponde: “No… sa io sono povero e ho sempre dovuto remare”. Il letterato risponde: “Lei ha perso metà della sua vita!”. Dopo un po’ il letterato chiede: “Ha mai letto i Sepolcri?”. Il barcaiolo risponde: “Io dovevo pescare e non avevo tempo!”. Il letterato risponde: “Lei ha perso metà della sua vita!”. Dopo un po’ il cielo diventa nuvoloso e si alza un forte vento che rovescia la barca. Il marinaio chiede al letterato: “Lei sa nuotare?”. Il letterato risponde: “No! Io dovevo leggere!”. Il barcaiolo ribadisce: “Lei ha perso tutta la sua vita!”.
Passando per una strada parallela alla ferrovia un automobilista assiste a una scena alquanto curiosa. Sul prato antistante c’è un gruppo di mucche distese sulla schiena con le zampe all’aria. Oh Dio, pensa, sono morte? Stanno male? Lì vicino c’è un pastore che indifferente succhia un filo d’erba. Allora l’automobilista frena e preso dalla curiosità s’informa: “Scusi, ma che è successo? C’è stata una morìa, il virus della mucca pazza?”. “Ma no – risponde flemmatico il pastore – Siccome oggi c’è lo sciopero dei treni, per non annoiarsi guardano gli aerei”.
Dio guardando attraverso le nuvole scorge nel parco di una città due statue (un atleta e una giovane ninfa). Intenerito da tale visione dice loro: “Mie dolci creature; vi concedo un’ora di libertà nella quale potrete apprezzare la vita umana con le sue gioie e i suoi dolori, ma badate bene, entro un’ora dovrete ritornare statue”. Le statue, ben liete di questa occasione, si appartano dietro a un cespuglio. Dopo mezz’ora Dio riapre le nubi e dà uno sguardo di sotto ma vede solo un cespuglio che freme e strani mugolii provenienti da questo, al che richiude le nubi e decide di aspettare. Poco dopo si ripete la stessa scena e Dio richiama i due giovani ricordando il loro impegno di non oltrepassare l’ora ma per tutta risposta sente dire: “Un attimo! Non abbiamo ancora finito!”. Al 55’ minuto spazientito, Dio, dopo aver scostato le nubi, si avvicina al cespuglio e senza farsi sentire scosta il fogliame e rimane sbigottito: l’uomo è chino senza calzoni, mentre l’altra stringe tra le mani un piccione proprio sotto il sedere dell’uomo e nel far questo dice: “Dai, dai, spicciati a cagargli in testa che mancano 5 minuti e voglio anch’io fargli un’ultima cacatina in testa prima di ritornare statua!”.