La Human Library a Copenaghen, in Danimarca, è una biblioteca vivente, un luogo in cui le persone si trasformano in libri. Qui per leggere non si sfogliano pagine, ma si fa conversazione per 30 minuti con una persona. Ogni lettore ne sceglie una in base ai titoli che sintetizzano la sua storia, brevi frasi che hanno lo scopo di incuriosire e suscitare reazioni ed emozioni. Nata nel 2000, è stata esportata in 70 Paesi nel mondo, perché favorisce il dialogo e la socializzazione. I libri viventi sono persone desiderose di scardinare stereotipi raccontando la loro esperienza di vita. La Human Library è stata riconosciuta dal Consiglio d’Europa come buona prassi per superare l’intolleranza con la comprensione. Potrebbe essere un’interessante idea da realizzare anche qui da noi: ci si affida sempre più ai social per raccontare anche le cose più private, ma ci si parla sempre meno. Le emozioni più forti, però, si provano guardandosi negli occhi, ascoltando anche ciò che non si dice a voce, mettendosi in empatia con chi abbiamo di fronte, non davanti a una tastiera! È altrettanto vero che ogni libro insegna qualcosa e suscita emozioni. Si possono abbinare entrambi i modi!
Ornella Olfi