Il 2012 è ormai quasi finito… C’è poco da fare, nel giro di pochissimo tempo arriveremo ad avere la neve, e come ogni anno, la neve spazzerà via il vecchio anno, facendoci scivolare lentamente in quello nuovo. Come ogni anno, anche questo finirà pieno di buoni propositi per il prossimo anno, pieno di speranza, di soddisfazioni per esserci ancora (sempre che i Maya ce lo permettano!), pieni di entusiasmo pronti ad affrontare i prossimi 365 giorni. E allora eccoci a rincorrere il regalo più bello, il miglior telefonino di sempre, la miglior griffe per vestirsi sempre alla moda, in una rincorsa disperata per farci vedere dagli altri che non fa altro che alimentare una sempre più sfrenata e stupida gara verso il “più spendo più sono stato bravo”, e più posso vantarmi… Passiamo più della metà del nostro tempo libero su Facebook a taggare gli amici, a scrivere cazzate nel nostro “stato” seduti su morbide poltrone o su scomode sedie, protetti senza sosta da un vetro e da un cavo che passa sotto i nostri piedi, svogliati e snervati da una luce che punta sempre dritta nei nostri occhi, complici di una vita che stiamo vivendo alla meno peggio, con la paura di vedere le persone, forse perché è più facile farsi un’idea di quello che ci piacerebbe che fossero gli altri piuttosto che sapere come sono realmente, innamorati di un’immagine che una persona vuole dare di sè piuttosto che della persona stessa, spettatori insignificanti e senza senso della nostra stessa vita. Non posso certo dire di essere immune dalla facebookite, ma felicissimo di essermene sbarazzato, e con questo non voglio dire che non lo uso, ma che forse ne faccio l’uso previsto da chi lo ha creato… Andando per assurdo, Facebook era stato creato inizialmente proprio per l’uso opposto per cui viene utilizzato oggi, Facebook doveva essere il punto d’inizio di feste, il modo più semplice per contattare gli amici e uscire la sera per divertirsi… Ma noi che ci siamo sempre più abituati a vivere alla meno peggio preferiamo taggare un nostro amico in uno stupido post piuttosto che chiamarlo e chiedergli di uscire a bere qualcosa… Ma Facebook purtroppo non è altro che lo specchio di quello che succede nella vita reale, una vita dove la privacy non ci permette nemmeno di chiedere piccole cose o di parlare di piccole stupidaggini, una vita in cui si fa prima a parlare alle spalle di una persona piuttosto che parlarle in faccia, una vita dove ci siamo abituati a parlare di chi non è presente e non può difendersi… Una vita dove apparire è più facile che essere, dove la moda dell’apparire ci sembra il sentiero migliore, ma non ci rendiamo conto che è solo il sentiero meno peggiore. E allora cari amici, care amiche, cari lettori, fate un favore a voi stessi, meno facebook e più interazione con le persone, meno PC e più sole, meno falsità e più sincerità, sono solo 3 fra milioni di trucchi che ci permetteranno di vivere meglio, ma sono i 3 più importanti, ve lo posso garantire! Non accontentarti del meno peggio, chiedi sempre il meglio da te stesso! Il Grillo Parlante