Come non ringraziare tutto lo staff dell’ ’Acquamore” di Castel Goffredo per la gentilezza, premura, accoglienza che da sempre ha riservato alla nostra famiglia?
Piacere immenso appaga, consola, nel vedere gli occhi della mia Vittoria zuppi d’allegria, stupore, felicità nel riabbracciare il tutto, nel riprendere possesso dei luoghi “amici” dove serenità e scoperta sono giorno dopo giorno sinonimo di cammino che evolve. Otto mesi sono stati lunghi, infiniti, spesi nella speranza di poter un giorno grazie ai vaccini ritornare alla quotidianità, alla bellezza di una carezza dell’acqua che limpida e cristallina avvolge i corpi.
E’ stato un poco come ritornare a casa, varcare la soglia di un ambiente famigliare.
Emozione di certo tingeva gesti e parole, voglia di riallacciare contatti, di riafferrare le redini recise improvvisamente.
Che dire di Celeste! Scattante come un pesciolino, saetta rapida dal guizzo audace?
Piacere nel poter finalmente riassaporare l’odore del cloro, fra le narici stagnare, confluire?
Pur tuttavia ancora tanta la paura dei contatti, intense le precauzione da parte degli utenti quanto quelle del centro che si appresta a seguire scrupolosamente le norme per la prevenzione del virus.
Gioia pura, paga quella che si respira, che sazia, dà vigore dopo lungo periodo di silenzio, di chiusura, di assenza. L’augurio è che la campagna vaccinale riscuota successo per dare sicurezza al cittadino. A tutti coloro che si ostinano a rifiutarlo, invito alla riflessione, ad una presa di coscienza.
E’ nostro diritto riceverlo in sicurezza e con tutte le attenzioni del caso. E’ nostro dovere civico, morale, religioso, umano creare immunità di massa che permetta ai fragili, agli ammalati, ai disabili di non essere costretti ad essere “murati vivi” per il terrore di contrarre il virus, andando incontro a complicazioni spesso letali.
Milena, la mamma di Vittoria e di Celeste