IL TUO SGUARDO Tutto è cominciato cosi, incrociando il tuo sguardo, con cui agganciasti la mia vita. Avevi accompagnato con la macchina il tuo amico infortunato ad un braccio e cenavi da solo al tavolino di quel ristorante, volgendo le spalle all’entrata. Io, invitata a far parte di una serata in compagnia, entrai incuriosita e al richiamo del tuo nome girasti la testa…per me fu come trovarmi in un bosco, a tu per tu con gli occhi di un capriolo senza difese ed io entrai nella tua anima. Lessi tutto in quello sguardo senza paletti, la lacerazione per la perdita della mamma in tenera età, le tue paure, la solitudine, le insicurezze, le indecisioni, il tuo scetticismo ma anche una speranza, un’aspettativa per qualcosa di nuovo che la vita poteva riservarti. Potevo esser io quel cambiamento, quel progetto per camminare insieme, il raggio di sole che avrebbe scacciato ogni recondito timore? Cosi è stato amore mio, al tuo fianco finchè tu lo avessi voluto, il tuo parafulmine nelle avversità, l’ancoraggio sicuro ai tuoi voli pindarici, il ponte per superare gli ostacoli e giungere alla meta. Mi manchi amore mio, tu, il ritmo delle mie giornate, il senso del mio vivere, le nostre discussioni, i punti di vista cosi diversi e cosi ugualI… Mi fermo… ti cerco e… il tuo sguardo arriva… dall’infinito e mi raggiunge ancora… Giò 48