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caro direttore…

DOVE E’ FINITO L’AMORE VERO? Ascoltando esperienze, storie di amiche e colleghe, mi sono ritrovata a riflettere sulla parola “Amore”. La caratteristica fondamentale dell’amore è la gratitudine; non si ammette l’interesse e il calcolo; perchè per la persona amata, tu vuoi solo il suo bene e la sua felicità. Oggi, purtroppo, la società si è disabituata alla gratuità, al dare senza richiedere in cambio, al sacrificio di sé per amare. Tante sono le storie avvolte in turbine di polvere, di confusione. Pagelle con voti insufficienti. Là dove costa troppa fatica andare avanti e di tornare indietro non se ne parla. Dov’è finito quell’Amore-Perdono, che fa luccicare gli occhi, che ti fa sorridere, dialogare, che ti interpella e ignora l’orgoglio? Con l’amore puro non ci può essere né vento, né bufera, né torndo, né uragano capace di distruggerlo. Sembra proprio che la linfa dell’amore sia cambiata… Servirà ancora guardare un “Tramonto” per avvertire quel vento del cuore che è libertà e generosità silenziosa? T. Ripalta Giordano GIUSEPPE DE CARLI Caro Direttore, sono un’assidua lettrice di Avvenire e mi ha sconvolta la notizia della morte del Vaticanista Giuseppe De Carli. Attraverso la vostra redazione vorrei far giungere alla madre le condoglianze di tutti gli italiani, con questa missiva. Con voce mesta e commossa le dico “Grazie” perchè Giuseppe ha regalato a tutti gli italiano quell’informazione religiosa profonda, le sue parole contagiose di felicità non mi hanno lasciata sola; anzi hanno travalicato lo scoraggiamento. Ha cercato di comunicare al mondo “La Verità”, lezione di vita eloquente, limpida di chi si nutre <>. Nessuno lo dimenticherà, poichè si è fatto portavoce del “Verbo bene” dell’uomo e di quella speranza straordinaria che diventa certezza, fede vissuta. T. Ripalta Giordano

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