Immagina di essere nel deserto. Hai sete ed hai paura di non farcela. All’improvviso, davanti a te vedi una verde oasi, con alberi e un grande lago. Allora ti avvicini e ti getti nell’acqua, ti rinfreschi e bevi a volontà. Una volta ristorato, riprendi il cammino. Lungo la strada incontri un uomo, evidentemente molto stanco ed assetato, e quindi gli indichi che hai scoperto un oasi poco lontano da lì e gli indichi la direzione da seguire. Ma quell’uomo comincia a dire che non possono esistere oasi in quel deserto e che sicuramente devi aver avuto una visione. Nonostante tu gli dica nuovamente che l’oasi c’è e che è vicina, egli non ci crede e preferisce seguire la sua teoria, rimanendo stanco ed assetato. Cammini oltre ed incontri un altro uomo. Anche a lui dici che poco lontano c’è un oasi ricca di acqua e ombra. Ma quell’uomo dice che non ha bisogno di niente. I suoi occhi disperati e il suo aspetto dicono però tutt’altra cosa. Tu lasci che anche quell’uomo segua la sua strada. L’insistenza del primo e l’orgoglio del secondo ti lasciano indifferente, perché tu sai la verità. Loro hanno le loro teorie, seguendo le quali rischiano di non arrivare mai a destinazione. Tu hai sperimentato i piaceri dell’oasi. Le parole altrui non possono che farti sorridere. Per quante persone impaurite, arroganti e sciocche tu possa incontrare nella vita, rimani sempre nella quiete della tua oasi interiore. Perché tu hai visto, ti sei tuffato nel lago ed hai assaggiato l’acqua pura della sorgente. Tu sai. Hai vissuto. Lascia che gli altri parlino. Nessuno può toglierti la tua esperienza. E non puoi pretendere che gli altri vivano la tua esperienza. Ognuno ha il suo cammino. Tu puoi solo indicare la strada. Sta a loro seguirla. Parlare di qualcosa è molto differente dall’averne fatto esperienza. Quante persone adoperano belle parole, concetti meravigliosi, e poi conducono una vita spiritualmente povera, inconsapevole, desolante, misera? Ovviamente tutto questo accade perché si identificano e seguono il falso sé, l’ego, con le sue gratificazioni effimere, le sue ipnosi. E non vedono che la loro vera natura aspetta, luminosa, oltre questo guazzabuglio di eventi che chiamiamo realtà. L’oasi è sempre a disposizione di tutti, proprio dentro il cuore. Ma siamo troppo distratti per vederla, sentirla, apprezzarla. Essa si fa udire nel silenzio. Si fa vedere nel vuoto. Cercala e la perderai. Perditi e la troverai. Laura Casarini