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CROLLO DI VIALE GIOTTO,120 A FOGGIA

Sul numero 13 dell’8 Ottobre 2024 all’interno della rubrica “Segni nel tempo” abbiamo pubblicato un articolo relativo al “Crollo di Viale Giotto, 120 a Foggia. A tal proposito è giunta in redazione una lettera relativa a questo tragico fatto che vi proponiamo qui di seguito.

Sul numero 13 dell’8-10-24 ha letto la storia di quel tragico crollo di Foggia dell’11-11-1999.
Il sottoscritto è nato ed ha vissuto a Foggia fino a 23 anni. Si è diplomato geometra al famoso Istituto “E. Masi” di Foggia che negli anni 60’ era il 2° d’Italia che aveva 1.200 studenti.
Come hobby nel tempo libero ha sempre girato la città ed ha seguito i lavori pubblici come strade, scavi, ripristini e la  costruzione di nuovi palazzi . Abitava in via R. Bonghi  al n 14 a circa 400 metri dal palazzo crollato.
A tratti ne ha seguita la sua costruzione.

Se non erra quel cantiere era rimasto fermo per 1-2 anni. Forse i costruttori non avevano la disponibilità finanziaria necessaria. Ricorda quando si innalzavano i pilastri con le armature metalliche che quello era ferro che proveniva da Brescia. Seguiva le gettate fin quando lo scheletro era stato realizzato con tutti i suoi  pilastri  per poi passare alle murature. I costruttori erano i  fratelli Delli Carri (cognome molto diffuso a Foggia) che fecero due palazzi gemelli affiancati. Il progettista era stato l’Ing. Mario Inglese, molto conosciuto a Foggia ed in provincia che ha progettato decine di palazzi che non hanno avuto mai nessun problema.
Dalle testimonianze che ha seguito in TV alcuni condomini già 3-4 anni prima del crollo avvisarono ed allarmarono  i  costruttori e le Autorità  dicendo  che nel silenzio della notte si avvertivano degli  ingiustificati scricchiolii. Alcuni condomini avevano notato impercettibili disallineamenti degli infissi!
Questi erano dei segnali incontestabili che il fabbricato non godeva di  buona salute!

Tempo dopo venne un’Ispezione Tecnica a verificare gli allarmi senza un nulla di fatto!
Che stranezza! Ma come era possibile?
Ma chi erano questi tecnici e chi li aveva nominati? Ma nessuno di loro avrebbe mai immaginato che il palazzo potesse crollare?
Forse questa è stata la gravissima sottovalutazione! Pensa che se avessero valutati tutti i particolari in senso pessimistico avrebbero dovuto fare evacuare immediatamente il palazzo!  Questa è stata la gravissima sottovalutazione dei rischi! I lavori della costruzione del palazzo erano stati perfetti ma il problema era intrinseco alla composizione materiale  del calcestruzzo che non dipendeva dalla progettazione!
Queste sono due cose distinte.
Infatti da analisi fatte nel calcestruzzo  prodotto da uno stabilimento vi era il  60% di sabbia con molte impurità! In pratica si era risparmiato troppo sul cemento.
Ma i costruttori in quel momento erano senza denaro per acquistare il cemento necessario? Ma il quesito che si pone è che i fratelli Delli Carri che erano dei contadini sono stati loro a commissionare un calcestruzzo povero di cemento o sono stati truffati a loro volta da un capocantiere o dalla stessa ditta dei calcestruzzi? Ma la società che produceva il calcestruzzo perchè non ha avvisato subito le Autorità? Queste sono domande a cui non abbiamo risposta. Poi dove si confeziona il calcestruzzo dovevano tenere obbligatoriamente dei campioni  registrati e conservati o almeno doveva conservarli il costruttore. Ma erano passati troppi anni!
Dopo il crollo sempre da immagini televisive si vedevano  le gigantesche tenaglie dei Vigili del Fuoco che tranciavano a fatica grossi blocchi di cemento armato con dentro tantissimi ferri.

Cosa vuol dire?
Pensa che la cattiva qualità del calcestruzzo ci sia stata fatta non in tutta la struttura ma solo in alcuni determinati punti tali che hanno fatto cedere conseguenzialmente  tutto il palazzo anche nelle parti migliori.
Dopo il crollo il palazzo gemello presentava allarmanti cedimenti per cui era stato evacuato ed immediatamente abbattuto. Vi è stato il caso di una famiglia che pochi mesi prima del crollo aveva venduto un appartamento al 1° piano e la nuova proprietaria perdendo tutto si era salvata per un pelo perchè era tornata a casa tardi. Si parla dell’incendio e del fumo prodotto da un deposito di materassi che ha ucciso molte persone. Anche in questo caso mancavano i controlli  preventivi sui materiali  depositati e le norme antincendio. Sono passati ben 25 anni sperando che la storia sia servita per fare meglio tutte le cose nella vita.

Maccione Ermanno.

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