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Niente cellulare fino a 16 anni nelle scuole nel Regno Unito

Niente cellulare fino a 16 anni nelle scuole nel Regno Unito… Sicuramente a qualcuno leggendo frettolosamente il titolo sarà venuto un mezzo infarto, non è vero? No tranquilli non riguarda noi e i nostri (anzi vostri) figli perciò potete stare sereni!
E’ di qualche settimana fa la decisione del Governo Britannico di vietare i cellulari nelle scuole per i ragazzi fino a 16 anni d’età.

In cosa consiste questa direttiva?
La nuova circolare con le linee guida impone ai ragazzi di tenere i cellulari spenti negli zaini per tutta la giornata scolastica incluso l’intervallo.Nel Regno Unito si è usato il metodo “a mali estremi, estremi rimedi”.

Come mai nel Regno Unito sono arrivati a questa decisione, forse, drastica?
Perché i cellulari è risaputo che siano una fonte di distrazione e che facciano abbassare la concentrazione e con esso si abbassano anche i livelli di socializzazione e se vogliamo dirla tutta diminuisce anche il livello di benessere psicologico. L’obiettivo è quello di aumentare il rendimento scolastico di questi ragazzi e fare in modo tale che questi giovani possano interagire fra di loro e non con il cellulare e basta!

Ma voi vi ricordate quando si parlava con il vicino di banco e poi si veniva ripresi dall’insegnante? Bei tempi, (anche se a dirlo a qualche ragazzino si potrebbe correre il rischio che ti guardi in faccia e che scoppi a ridere) ma adesso sarà ancora così?
Ne dubito, ora si viene ripresi perché si sta smanettando con il cellulare!
Scrivendo queste righe una domanda mi sorge spontanea: “che bisogno c’è alle scuole elementari (senza contare che, forse, già all’asilo qualcuno abbia già il cellulare) oppure alle medie di avere nello zaino un cellulare?”

Ai miei tempi e (ricordo che non ho 100 anni, ma nemmeno 60 caso mai qualcuno mi credesse una vecchia zitella anzi per essere precisi zitella lo sono, ma ci sto bene, però non sono vecchia) per le emergenze la scuola era in possesso di uno o più numeri di telefono dei famigliari che corrispondevano ai genitori (il numero del lavoro o di casa) e in alcuni casi a quello dei nonni oppure a quello di qualche zia.
E, perciò, in caso di bisogno era la segreteria scolastica a chiamare i parenti dei ragazzini per avvisarli di qualsiasi problematica collegata al pargolo in oggetto. E perché non si potrebbe fare così ancora anche adesso?

Anche perché questi giovani non avranno il tempo una volta diventati grandi di smanettare con cellulari, computer, tablet e quant’altro?
E adesso non possono vivere felici e spensierati? Se sono bambini che facciano i bambini o sbaglio? Il discorso è, forse, un po’ diverso per i ragazzi delle medie e delle superiori dove si giustifica l’uso del cellulare affermando che è necessario per fare in modo che gli studenti possano accedere a certa tecnologia che è fondamentale per la tecnologia. Anzi stando a un recente sondaggio svolto nel nostro Paese si evince che dai Test Invalsi il 50% degli studenti non sia in grado di capire quello che legge in lingua italiana. Niente male, vero?

Sarà colpa dei Test Invalsi fatti male oppure della tecnologia e delle famigerate (almeno da me) ricerche in internet e dell’Intelligenza Artificiale che fanno tutto loro e noi… anzi loro, i giovani, più nulla? Anche da noi in Italia ogni tanto ci si domanda (senza arrivare a una risposta però) se sia giusto lasciare i cellulari in mano ai ragazzi a scuola, che uso ne devono fare a casa, se si devono utilizzare per le ricerche scolastiche e così via tuttavia una risposta univoca non c’è e, probabilmente, non ci sarà nemmeno mai. Che fare allora? Non ci resta altro da fare che restare a guardare e aspettare dato che solo il tempo ci dirà chi ha ragione e chi, invece, ha torto! Anche perché si sa bene che le scelte impopolari sono difficili da prendere e noi italiani sicuramente e da sempre preferiamo nicchiare o tergiversare piuttosto che schierarci da una parte o da un’altra.
Monica Palazzi

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