È come se tutto quello che io abbia fatto nella mia vita fosse sbagliato. Ho preso solo scelte sbagliate, detto le cose sbagliate, fatto le cose sbagliate. È come se io avessi sbagliato tutto, con le persone attorno a me e con me stessa. Sento come il bisogno di sistemare qualcosa, qualche crepa, qualche dolore che non è mai passato. Vorrei poter chiedere scusa a qualcuno che so che non mi ascolterà. Vorrei tornare indietro e non commettere certe errori perché so che la colpa è solo mia. Vorrei poter cambiare me stessa perché non mi piaccio. Vorrei chiedere scusa a tutti, a me stessa e a tutti quelli che non mi sono più vicino.
Avrei voluto essere meno Eleonora e più me stessa. Avrei voluto chiedermi scusa. Ho bisogno che io mi stia ad ascoltare ancora una volta, per chiedermi scusa e dirmi che ho sbagliato.
Dirlo anche a te. Però sento di non potercela più fare. So che la mia vita non può andare avanti così e sento che non è una cosa normale trovarsi nel letto a piangere in silenzio almeno una volta a settimana. Sento che tutto questo è sbagliato.
Sento che ho sprecato tutta la mia vita e che ancora adesso io lo stia facendo. Sento il bisogno di rifugiarmi altrove, dove la gente non possa raggiungermi o dove le parole non vengano pronunciate. Sento di dover andare via da qui, senza lasciare nessuna lettera, perché il mondo la leggerà troppo tardi. Sento che tutto questo peso non mi fa bene. Sento il bisogno di liberarmi, di sentirmi finalmente libera. Voglio andare in quel luogo dove le lacrime non scorrono sul viso e dove le carezze sono gesti sinceri. Voglio andare in un posto dove il mio cuore si possa riposare. “A chi mancheresti? Chi si accorgerebbe che te ne sei andata?”
È questa l’assurda domanda che la mia testa si pone in continuazione. Voglio andare dove alle persone interessi davvero di me, non solo per prassi. Voglio andare lontano e non portare con me nessuno. Voglio dimenticare i volti di queste persone, la loro voce, le loro critiche e tutto il dolore che sono capaci di causare. Vorrei tanto andare lontano, in quel posto dove posso smettere di pensare, dove posso essere felice. Vorrei chiudere gli occhi e ricominciare questa vita. Vorrei cancellare tutto, tutte le mie scelte, tutto quello che ho perso, tutte le mie paure.
Vorrei solo andarmene ed essere sicura di poter stare finalmente bene. Vorrei poter mettere la testa sul cuscino e addormentarmi con un sorriso sul volto, non con le lacrime che tracciano i solchi sulle guance. Vorrei solo smettere. Smettere di far tutto. Vorrei che questo copione finisse e ne iniziasse uno nuovo. Vorrei che arrivasse un nuovo regista a progettare la mia vita, di cui non mi sento parte. Vorrei che queste lacrime avessero una fine, questo dolore una soluzione, questo bisogno d’affetto una cura. Vorrei che qualcuno mi capisse o che cercasse in me quello che non va. Vorrei che qualcuno si fermasse a osservare i miei occhi, che mentre scrivo sono pieni di lacrime ma che di giorno si fingono radiosi. Ho bisogno che queste grida cessino, che queste colpe non siano sempre e solo rivolte a me, che la gente mi apprezzasse un po’ di più, che smettessero tutti di giudicarmi, che la mia famiglia smettesse di odiarmi, che i miei amici siano davvero qui per me e che le persone mi amino quanto io ho amato loro.
Vorrei chiudere gli occhi e svegliarmi scoprendo che tutto questo era solo un sogno, ma nella vita reale non funziona così. Quindi metto nello zaino l’ennesimo libro e continuo a leggere storie di cui mai sarò la protagonista, solo per scappare dalla mia realtà e rifugiarmi in mezzo a delle pagine che racchiudono la vita che non fa più così male.
Valeggi Eleonora