Grande successo per la Coppa campioni europea di Bridge, ospitata dal 14 al 16 novembre al centro congressi di Darfo Boario Terme, in Valcamonica (Bs).
La squadra del Bridge Breno, campione d’Italia, con il supporto della Fondazione Tassara, ha saputo organizzare un evento internazionale di alto profilo. I 130 atleti, con gli accompagnatori e il personale tecnico, hanno dato vita a una competizione unica, ma hanno anche avuto l’occasione di conoscere la Valcamonica grazie ad alcuni tour organizzati appositamente. La ventiduesima edizione della Champions cup, per la categoria Open ha visto ai tavoli dodici squadre: due italiane e una da Francia, Polonia, Norvegia, Inghilterra, Danimarca, Belgio, Svizzera, Olanda, Svezia e Serbia. Per la seconda edizione della Champions femminile c’erano invece dieci squadre: due dall’Italia e dalla Francia e una da Norvegia, Turchia, Polonia, Inghilterra, Ungheria e Danimarca.
Dal punto di vista sportivo la tre giorni di Coppa campioni ha regalato grandi emozioni. Nella Open i padroni di casa del Bridge Breno, dopo una prima giornata difficile, hanno messo a segno cinque vittorie su cinque nella seconda giornata, ma si sono dovuti accontentare del nono posto. La vittoria è andata agli svizzeri del Bc De Lombard, campioni del mondo in carica che, dopo aver superato il Bruxelles in semifinale, hanno battuto i siciliani dell’Addaura, campioni europei in carica.
Nella gara femminile si è registrato un altro secondo posto: l’Idea Bridge di Torino, dopo uno splendido torneo, si è arresa solo alle campionesse inglesi. L’altra italiana, il Palcan Bridge, si è fermata al nono posto.
Purtroppo la tre giorni è stata funestata dalla notizia della scomparsa di Hélène de Prittwiz, moglie di Romain Zaleski, capitano del Bridge Breno e primo a volere e organizzare la Champions in Valcamonica. Il mondo del bridge, rappresentato dal presidente dell’European Bridge League Eric Laurant, si è stretto con grande affetto attorno a Zaleski, presente alle premiazioni finali sabato sera, invitando tutte le squadre a osservare un minuto di silenzio.
“Sono molto soddisfatto dell’organizzazione di questa Coppa campioni – ha affermato Zaleski – e grazie al bridge la Vallecamonica ha potuto presentarsi al meglio in tutta Europa. Come Bridge Breno abbiamo conquistato un nono posto, ma siamo ugualmente soddisfatti. Il nostro obiettivo era far arrivare i grandi campioni europei di bridge nella nostra valle e ci siamo riusciti. Ognuno si porterà a casa un bel ricordo del nostro territorio, che si è dimostrato ancora una volta capace di accogliere al meglio i visitatori e pieno di sorprese. L’obiettivo è stato raggiunto, grazie davvero a tutti”. “Archiviamo una Coppa dei campioni organizzata con grande passione e impegno da parte di tutti – ha aggiunto il presidente dell’Asd Bridge Breno Silvano Feller –. Ringrazio i partner che ci hanno dato una mano, ma soprattutto l’ingegner Zaleski, senza il quale tutto questo non sarebbe stato possibile. A lui rivolgiamo inoltre il nostro cordoglio per la morte dell’amata Hélène. Tutto il mondo del bridge, e in particolare noi del Breno, gli siamo molto vicini”.
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