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IO E TE

“… è un male intenso che stringe, come una morsa che cinge il cuore e impedisce il respiro… ti senti scoppiare e l’unico sollievo è un pianto liberatorio… E’ la pena da scontare per amare chi non puoi avere, è il dolore che lacera e che non puoi lenire ma solo nascondere e contenere perché non appartiene al ruolo che ti compete e allora di crogioli nel dolce ricordo d’aver amato chi ora chiami amico… è la resa dei conti di un amore clandestino…”“Caro New Entry, questo è il mio dilemma e questa la mia domanda: qual è l’alternativa migliore, vivere un’emozione con il conseguente dolore di dovervi rinunciare o chiudere il cuore per non soffrire?

Ciao da “Piccola…”

“Vivere l’amore, per crescere e scoprire ogni suo lato, per capire chi ama come te e non giudicare. Per consolare chi incontrerai e ti dirà: “ho amato e sto soffrendo…”
Amiamo un Dio che non possiamo avere e non riusciamo ad amare persone con cui possiamo vivere. Che stranezze…
La relazione la uccidi tu quando la chiami clandestina, quando ti adegui alle regole: l’amore non ha regole.
Perché la conseguenza deve per forza essere la rinuncia? L’unione tra due persone che decidono un cammino comune è data da molti fattori, molte volte basati su modelli impostati dal luogo in cui si vive.
Modelli molte volte materiali che non hanno a che vedere con la crescita spirituale delle due anime. Unioni che copiano storie o fiabe, e che devono per forza finire con: “..e vissero PER SEMPRE, felici e contenti..”
Non chiudere il cuore, questo è l’imperativo! Lascia aperta la sua porta, lascia che il vento cambi aria alla tua casa: se è successo un motivo ci sarà, cerca di capirlo senza giudizi.
Hai una terza alternativa: rimetterti in viaggio per andare alla ricerca dell’amore che desideri, e che abbia in Sè tutto ciò in cui credi.
VIVI LA VITA!!!
Ps: ma se chiudi il cuore …sei sicura di non soffrire?

The River

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