A causa delle restrizioni che furono adottate ai tempi in cui imperversava la pandemia da Covid 19 i minori hanno iniziato a passare tante ore, troppe, tra computer, cellulari, tablet. Questo cosa ha provocato, tra le tante cose, in loro anche il problema a fare un buon sonno.
Questo è quanto dimostra uno studio che è stato condotto su oltre 1.000 bambini e adolescenti e coordinato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù con l’Università la Sapienza e quella di Tor Vergata. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Spleep Medicine”.
Lo studio ha scoperto che rispetto al periodo pre pandemia è aumentato il tempo che bambini e ragazzi passano davanti agli schermi.
Oramai è diventata un’abitudine che è, praticamente, impossibile togliere loro (ma anche a noi adulti se vogliamo essere sinceri e onesti).
Ecco qualche dato per rendere meglio l’idea (o per lo meno provarci). Prendo come dati quelli del sopra menzionato studio. Se prendiamo in considerazione solo le ore serali (vale a dire dalle 18 in poi) l’aumento del tempo di esposizione ai vari dispositivi tecnologici è stato stimato nel 30% del campione analizzato. Vuol dire che coinvolge 1 bambino/dolescente su 3. Nel pre Covid i bambini e ragazzi che stavano davanti a uno schermo era solo il 13,7% mentre dal Covid in poi si stima che sia il 29,1 che vuol dire oltre il doppio.
Se questi giovani restano davanti a uno schermo prima di coricarsi non è difficile capire il motivo per cui sono aumentati i disturbi del sonno.
Non voglio scendere troppo nei particolari relativamente a questi studi altrimenti potrei diventare troppo noiosa e così farei passare la voglia di proseguire nella lettura per lo meno a qualcuno di voi. Mi limito perciò a tirare le somme e nulla più. Lo studio ha dimostrato un aumento di oltre il 50% dei disturbi del sonno nei bambini e adolescenti rispetto al periodo pre pandemia da Covid 19. Ma grazie a questo studio si è dimostrato anche una cosa che, forse, per lo più tendiamo a sottovalutare e non voler vedere.
Lo stile di vita con la pandemia è cambiato per tutti, ma un grosso impatto l’ha avuto anche sui più giovani. I dispositivi elettronici se è normale (si fa per dire) che ormai facciano parte della nostra vita di persone adulte, lo è un po’ meno per quella dei giovani. E se era accettabile durante il “boom” del Covid lo è un po’ di meno ora che il peggio sembra passato.
Cellulare, tablet, computer sono parte fondamentale nella vita di bambini e adolescenti sia a livello scolastico che non scolastico.
Ma il dormire bene è fondamentale sia per grandi sia e soprattutto per i più giovani.
Fior fiore di studiosi (e non io che sono una signora Nessuno) affermano l’importanza cruciale che hanno le raccomandazioni relative all’igiene del sonno. Si deve dormire tranquillamente e un numero adeguato di ore per notte (meglio se ci si corica e ci si alza sempre al medesimo orario) e sono, difatti, questi espedienti il primo passo per promuovere comportamenti adeguati a favorire il corretto riposo per bambini ed adolescenti. Soprattutto perché il dormire bene per i giovani è la base al fine di migliorare apprendimenti, abilità cognitive, scolastiche e perché no anche sociali. Con questa mia affermazione sono consapevole di correre il rischio di essere linciata viva da almeno la metà di voi cari lettori, ma pazienza e correrò il rischio….
Forse se vogliano che i più giovani limitino l’uso dei dispositivi tencologici dovrebbero essere anche i genitori, i nonni, gli zii i primi a usarli di meno perché è risaputo che i bambini e, in seguito gli adolescenti, prendono esempio dagli adulti che hanno in torno! Se vedono “un grande” di riferimento con il cellulare sempre in mano cosa andranno a pensare? Lascio a voi rispondere! Concludo ricordando, come sempre (ma lo ripeto nel caso ci fosse, come spero, qualcuno di nuovo tra di voi) che non sono una dottoressa o una ricercatrice oppure una psicologa, ma una semplice amante della mente umana che cerca di studiarla da autodidatta per poi condividere le proprie scoperte con gli altri…tutto qua.
Monica Palazzi