L’estate è la stagione più contraddittoria e incongrua. Da un lato, le amorevoli carezze del sole vivificante, i giardini traboccanti di fiori, l’assonata risacca delle onde del mare, la freschezza ombrosa dei boschi secolari, sterminati campi di grano, oltre l’orizzonte, ornati di papaveri e fiordaliso. Dall’altro, mortale, infuocata lava del sole escandescente, devastante distruzione provocata dagli incendi, noioso, irritante ronzio degli insetti pungenti, vorticosi venti minacciosi, che fanno gelare il sangue nelle vene, sgretolata dalla arsura terra assetata.
Due lati della stessa medaglia. Non possiamo eliminare il male, ma possiamo concentrarci sul bene e abbracciarlo forte, come allora, nella lontana infanzia. Quando l’estate era sinonimo di vacanza, gioia, allegria, un sogno che si è avverato, fiaba e magia. Speriamo di aver custodito nel cuore almeno un briciolo di quei tempi.
Che sia estate!