Di cosa ci parli oggi?
Oggi vi parlo di un tema importante che ci riguarda tutti, ovvero le ferite dell’infanzia e le loro ripercussioni nelle relazioni da adulti. Tutti noi ci portiamo dentro diverse ferite e queste influenzano in maniera forte la nostra vita e le relazioni con gli altri, dalle amicizie al lavoro al rapporto col partner.
Se ci riguarda tutti è il caso di approfondire…
Cosa ci puoi dire in merito?
L’infanzia è un periodo fondamentale per lo sviluppo della nostra vita adulta. Traumi e ferite emozionali sofferti da bambini influenzano fortemente le altre fasi della crescita. Una buona parte della personalità, infatti, si forma proprio durante l’infanzia e può essere modellata da diversi eventi positivi o negativi.
Ogni evento può lasciare ferite psicologiche e spirituali che restano nell’inconscio e plasmano la nostra personalità continuando ad esercitare la loro influenza nel quotidiano.
Quali sono queste ferite che tutti più o meno ci portiamo dentro?
Sono state individuate cinque ferite emozionali dell’infanzia. Sono procurate dalle persone più vicine, di solito i genitori, in modo inconsapevole. Loro stessi sono stati oggetto di questa dinamica a loro tempo da bambini, ma non avendola compresa e modificata, la ripresentano automaticamente senza saperlo.
Così poi noi stessi diveniamo trasmettitori di ferite ai nostri figli. Esse quindi si ripropongono di generazione in generazione.
Questo cosa comporta?
Che ci viene impedio di essere ciò che siamo davvero, di esprimere la nostra vera natura.
Sin da bambini iniziamo ad indossare una sorta di maschera. Essa è un meccanismo comportamentale di protezione istintivo e automatico che ha lo scopo di evitare di rivivere da adulti quella stessa sofferenza avuta da piccoli. Si attiva ogni qual volta accade una situazione che percepiamo simile a ciò che abbiamo provato allora.
La maschera corrisponde alla prima impressione che gli altri hanno di noi, descrive al contempo l’immagine ideale di noi stessi che vorremmo offrire al mondo.
Vuoi parlarcene nello specifico?
In questo articolo vi citerò due delle 5 ferite.
Ferita da abbandono
Si manifesta quando il bambino subisce l’assenza della figura di riferimento. Sperimenta l’abbandono (ricoveri, divorzio, nascita di fratelli che hanno portato via l’attenzione del genitore) o cresce con diverse figure che si susseguono (tate, nonne, insegnanti). Spesso anche l’assenza emotiva di un genitore, come una mamma depressa anaffettiva o distaccata crea senso dell’abbandono, già da quando il bimbo è nella pancia. La persona tende a sviluppare dipendenza emotiva perché inconsciamente ha una forte paura di essere abbandonata, avrà più attenzione a ciò che è carente in un rapporto piuttosto che a ciò che è presente, e per contro tenderà ad attirare proprio quelle persone che gli faranno rivivere quella ferita come ad esempio un partner freddo, poco affettuoso.
Oppure per protezione potrebbe preferire stare da solo, preferire la solitudine all’idea di avere qualcuno che poi sente di poter perdere.
Per superarla si deve lavorare per imparare a star bene da soli, a fare i conti con la paura della solitudine. Servono piccoli atti di coraggio.
E’ utile comprendere perché alcune persone escono dalla nostra vita e imparare ad accettare e apprezzare.
Avere più dialogo interiore. Sviluppare più fiducia in sé stessi. E, in fondo, ricordarci che non siamo mai veramente soli!
Ferita Da Rifiuto
Questa ferita si crea quando le figure di accudimento non accettano il bambino così come è. La sua comparsa può avvenire già quando è nel grembo materno se la mamma non lo vuole, non lo accetta o se ne vuole liberare. Più in generale questa ferita si può generare con un genitore particolarmente critico, o che ci incolpava di continuo per quello che non andava in famiglia o paragonandoci ad altri o dicendoci di essere una delusione per lui.
Il bimbo si convincerà di non essere degno di essere amato, proverà nel profondo disprezzo per sé stesso e bassa autostima che perdureranno nel tempo. Le emozioni che si vivono sono ansia e sensi di colpa per non essere come i genitori ci avrebbero voluto, si fa di tutto per nascondere il vero sé. Da adulto avrà continuamente paura di fallire, e un disperato bisogno di ricevere l’approvazione altrui.
Per superarla e trasformarla è importante iniziare a tener conto delle proprie abilità e di ciò che abbiamo conquistato e superato nella vita.
Come tutte le ferite si guariscono con piccoli atti di coraggio.
In questo modo si aumenta la sicurezza interiore e si è meno condizionati da ciò che gli altri pensano di noi. Coraggio di essere sé stessi a prescindere da cosa questo comporti.
Nel prossimo articolo vi parlerò di altre tre ferite importanti: da tradimento, da umiliazione, da ingiustizia e delle loro conseguenze.
Dott.ssa Francesca Bonfiglio