Tra le emozioni che caratterizzano una relazione di coppia, coniugale e non, una considerazione notevole spetta sicuramente alla gelosia. In vari toni dal drammatico all’acceso questa esperienza viene descritta in molto contesti della nostra società a partire dalla letteratura, al cinema e agli articoli di giornale. Indubbiamente si tratta di un’esperienza molto diffusa e condivisa, ma allora che cos’è quest’emozione e perchè si prova?
Comunemente si tende a pensare che la gelosia sia sinonimo di passione e di amore, ma non è esattamente così. Si può amare intensamente qualcuno senza esserne necessariamente gelosi? La gelosia è stata spesso confusa con l’invidia o quantomeno le due emozioni sono state utilizzate in maniera intercambiabile, è facile infatti sentire qualcuno dire che è geloso del successo altrui, ma non è altro che un modo di esprimere la nostra invidia. Quindi bisogna tenere presente che anche se queste due emozioni possono sembrare abbastanza vicine e per alcuni aspetti simili, in realtà sono sostanzialmente diverse tra loro.
Secondo voi in che cosa sono diverse e in cosa sono simili? Ma al di là della specifica situazione esterna scatenante, che ovviamente è soggetta a variazioni, come vi spiegate che ci sono delle persone più gelose di altre? Quando si è ossessionati dall’emozione, fino a che punto si può parlare di gelosia cronica, o di “gelosia come una malattia”?
E perché alcuni reagiscono con rabbia e violenza verbale ma anche fisica, e ad altri invece si deprimono e si aggrappano disperatamente all’altro nel tentativo di evitare una perdita disastrosa? E ancora ragazzi, è veramente utile indurre la gelosia nell’amato, come una tecnica per (ri)conquistarlo? A queste ed altre domande vorrei rispondere insieme a voi.
Paola