Sono i miei pensieri a farmi paura. È la testa dentro la quale mi nascondo a farmi paura. È come se da un momento all’altro potesse cedere, crollare, rendendo se stessa la mia gabbia senza uscita. Forse è un po’ autodistruttivo sapere che mi fa paura eppure continuare a rifugiarmici.
Mi fa paura perché so che prima o poi potrò scomparire tra quegli stessi pensieri che ora mi fanno da scudo. Sono stata la prima ad essere entrata nella mia testa, a mettermi comoda, e sarò l’ultima ad uscire, lasciando la precedenza a tutti quei pensieri devastanti che hanno smesso di vagare per il mondo per vagare dentro di me, costruendo popolazioni sadiche e masochiste e dando vita a mostri distruttori.
Forse è un po’ come il vaso di Pandora, dove, una volta aperto, esce tutto il male del mondo e per ultima la speranza, l’unica cosa buona donata agli uomini dopo tutto il dolore; così sarà la mia testa, che una volta aperta donerà alla gente tutto ciò che ho di più marcio e lasciando ciò che c’era di buono una volta, e che per tanto tempo è stato sepolto, alla fine. Forse una luce di speranza, forse solo un’altra delusione.
Così ho iniziato ad avere paura dei miei pensieri, che, poveri di amore, vedevano il marcio ovunque i miei occhi si posassero, e che, una volta chiusi, si concentravano ad elencare tutto il marcio che nascondo dentro, dietro una coperta di fiori colorati; così come il verde che colora i miei occhi, così come il prato dove giacciono i fiori; così come il rosa che dipinge le labbra, così quei fiori che tanto amo. Ho iniziato ad avere paura dei miei pensieri quando quello che tanto amavo fare non era altro che schifo ai miei stessi occhi, al mio sguardo severo che tanto rattrista la mia testa che cerca felicità e amore.
Nascondi il sorriso che spegne tutto quanto, nascondi il tuo corpo ma non così tanto.
Dubbi, pensieri ed emozioni che non riesco a capire trascritte su una pagina bianca in mano ad un estraneo. Apri il cuore, svuota la mente e metti il silenzioso a tutti i pensieri; forse è solo temporaneo, è vero, ma nel momento esatto in cui prendo in mano una penna e riempio un foglio di parole di inchiostro, riesco a mettere a tacere il mondo intero, creando un’armonia che solo il cuore riesce a sentire. Così ho donato le ali alle mie pagine fitte di scritte, credendo nella gente che mi diceva di avere talento. Ho paura dei miei pensieri perché riescono a rovinare tutto ciò che di bello posso creare. Eppure ho ascoltato quella
gente e ora i miei pensieri volano tra coloro che tengono le mie parole sconnesse scritte su un foglio di carta colorata.
Valeggi Eleonora