Si intitola Le Mille e un… Racconto! (Tomolo Edizioni) il primo libro di Damiano Conchieri, illustratore e montatore video bresciano.
La presentazione ufficiale avverrà sabato 3 febbraio 2024 al centro socioculturale di Lonato Del Garda La Stazione, alle ore 17.00.
Ecco che cosa ci ha raccontato in anteprima.
Damiano, com’è nata l’idea del libro?
Per rispondere alla domanda è necessario che apro una piccola premessa: scrivo a tempo perso dall’età di 15 anni, ma non ho mai preso seriamente in considerazione l’idea una pubblicazione. Lo facevo più per me stesso pensando che forse, un domani ipotetico… Ma era sempre più un no che un sì, nella mia mente e nel concreto. Ho sperimentato diversi generi, alcuni manoscritti sono ancora con me nel cassetto in attesa di essere ripresi e riveduti, altri sono stati definitivamente cestinati ed è bene così.
Sono serviti solo a fare esperienza.
Arriviamo al dunque, mia moglie si lamentava del fatto che fossi troppo ripetitivo con determinati aneddoti, che risalgono sin dalla mia infanzia, ovvero da che ho memoria, ad oggi, e mi fanno ancora letteralmente sbellicare dalle risate (stessa identica storia del protagonista del libro, il mio alter ego). Convinto che tutti questi aneddoti fossero sprecati a non essere condivisi li ho messi nero su bianco e da lì ho pensato bene di costruirci un libro. Questa volta non c’era il minimo rischio di strafalcioni, dato che sono tutte esperienze che ho vissuto in prima persona, pertanto so benissimo cosa c’era e cosa non c’era! (risata)
Da dove hai preso il titolo?
In parte dalla famosissima raccolta di novelle orientali, che non ha certamente bisogno di presentazione, e dall’altra da un progetto imprenditoriale per l’infanzia che ha accompagnato molti della generazione dei Millenials nati negli Anni ‘80, come me. Ovvero Le Mille E Una Fiaba. Qui si trattava invece di una raccolta video di cartoni animati, anche se la faccenda cambia di poco rispetto a Le Mille E Una Notte. I cartoons contenuti nella raccolta erano incentrati su favole famose del passato, da Perrault ai Fratelli Grimm e molti altri. Io l’ho conosciuta tramite Peter Pan.
Sei appassionato di Le Mille E Una Notte?
Ho provato a leggerlo ma non sono mai riuscito a finirlo. Alla fine mi ha sempre sortito lo stesso effetto che faceva al marito della sventurata Sherazade. Ovvero mi addormentavo. (risata) Restando su un tema grottesco posso dire che questo libro per me sia anche un po’ da paragonare a L’Esorcista, dato che ogni racconto messo nero su bianco (un po’ come la metafora del pensatoio di Harry Potter, che i più grandi appassionati conosceranno) costituiva proprio una sorta di esorcismo, visto che, almeno per un po’, smetteva di farmi fare grasse risate al solo ricordo.
È una raccolta di racconti ma che non seguono una linea temporale ben precisa. Che strada hai seguito a livello di narrazione?
Nessuna, un ricordo man mano che mi veniva in mente lo inserivo. Bastava solo riuscire a scovare quello che, come già citato nella domanda precedente, risultava più bollente a livello di ilarità e che quindi fosse pronto per passare alla cosiddetta fase 2.
Con quali parole descriveresti il tuo primo libro?
Semplicemente dicendo che è un libro dove si ride tantissimo, c’è da ammazzarsi dalle risate dalla prima all’ultima pagina. È un libro che, come dice anche la mia carissima editrice, Viviana Sgorbini della Tomolo Edizioni, che salutiamo, dovrebbero leggere tutti almeno una volta nella vita. Questo perché? Semplicemente perché, non trattandosi di una storia particolarmente impegnata, può costituire un autentico relax in qualsiasi momento della giornata, sia una pausa caffè in ufficio, o un viaggio in treno o in aereo o la sera prima di prendere sonno. In quest’ultimo caso, vista l’opera originale a cui è ispirata, lo concilierà di sicuro!
Sappiamo che stai già lavorando a un sequel. Che cosa puoi rivelarci a proposito?
È naturale, un libro di 100 pagine non è sufficiente per contenere una vita intera e le cose da raccontare sono ancora tantissime, quindi ci saranno molti altri ricordi e colpi di scena su cui farsi delle grasse risate da soli o in compagnia. La sola cosa che posso anticipare è che il taglio sarà leggermente diverso, più aperto e meno contenitivo. Per adesso non ci resta che attendere!
Redazione