Una lunga storia, attraversato epoche, bombardamenti, piene, ricostruzioni: oggi un volto nuovo!
Una grandissima “Festa” ha salutato Venerdì 22 settembre 2003 a Mezzane di Calvisano, il fine lavori e l’apertura del Ponte sul Fiume Chiese.
Un avvenimento che ha voluto l’Amministrazione Comunale e la Pro-Loco di Calvisano, che ha ripagato il disagio dei mezzanesi per la chiusura del Ponte dal 12 giugno al 10 settembre scorso.
La serata era iniziata, in prossimità del Ponte, con un Punto Ristoro con bevande e ghiottonerie culinarie, grazie alla disponibilità “Della Vecchia Osteria del Ponte, la Birreria Atlantide 2.0, la Forneria da Giulia”, il lavoro di tanti volontari, anche del Comitato di Partecipazione.
Non sono mancati per i bambini i gonfiabili.
La serata è continuata con la stretta di mano e il taglio del nastro tricolore sul Ponte sul Chiese, fra il Sindaco di Calvisano Angelo Formentini e quello di Carpenedolo Stefano Tramonti. Al suono della Banda Civica calvisanese, labari e vessilli delle tante Associazioni, presenti varie autorità politico-amministrative.
A coordinare la manifestazione per gli organizzatori, il consigliere comunale mezzanese Michel Lesioli e la presidente della Pro-Loco Ivana Tratta che hanno ringraziato le tantissime persone, si parla di circa 1.500 presenze.
Dopo i saluti del sindaco di Calvisano e di Carpenedolo e delle Autorità, è seguito lo straordinario e coinvolgente spettacolo delle “Fontane Danzanti”. Magiche combinazioni di giochi d’acqua, fuoco, musica e colori, realizzate dalla ditta Dominici’s, da 35 anni in attività, con spettacoli in tutta Italia ed all’estero, con sede in provincia di Perugia. Tantissimi applausi, ad ogni cambio di magia colorata abbinata a splenditi canzoni, come Fratelli d’Italia, Vincerò. Una ovazione ha salutato “Supereroi” con la voce di mister Mr. Rain, il carpenedolese Mattia Balardi. Infinite le riprese con i telefoni, che per tanti giorni hanno riempito i social dei paesi del territorio, interessati al transito sul Ponte sul Chiese, che ha cambiato volto, ritornato usufruibile nel doppio senso di circolazione.
Il Ponte sul Chiese nei pressi di Mezzane con il collegamento a Carpenedolo e Calvisano, passò varie vicissitudini, lo si legge nel libro di don Mario Trebeschi, dal titolo “Carpenedolo al Tempo della Battaglia di Solferino e San Martino”.
Il 26 aprile 1824 il materiale di un Ponte, posto nello stesso luogo dell’attuale, diroccato per le piene fu messo all’asta. Il Punto più agevole per attraversare il Fiume Chiese era a Mezzane, perché il fiume si allargava in un ampio alveo ghiaioso transitabile a guado nei periodi dell’anno meno piovosi. Ma proprio questa ampiezza non permetteva di impiantare un ponte, tanto più che mancavano a quel tempo le arginature.
Dal 1830 al 1844 furono vari gli incarichi che il Comune di Carpenedolo e Calvisano, assegnarono a diversi ingegneri, per rifare il Ponte, ma non fu mai usufruibile. Nel frattempo era stata fabbricata una “Ponticella”, anch’essa soggetta agli alti e bassi delle piene del Chiese.
Il 15 settembre 1835 il Comune di Calvisano affidò la ricostruzione a Agostino Zorzetti, il nuovo manufatto fu collaudato il 21 marzo 1836.
Vi rimase poco, perché la stessa persona fu incaricata di sistemare la “Ponticella” ed allungarla il 21 febbraio 1837. Però il manufatto rimase isolato e non percorribile, come il Comune avvisò il Commissario Distrettuale.
Si passò poi alla costruzione di un vero Ponte, il 4 marzo 1848 era quasi ultimato.
Costruito con legname proveniente dalle proprietà dell’Ospedale di Brescia, era lungo mt.55,60 e largo mt.5.50, sulla careggiata fu posto uno strato di argilla e di ghiaia per impedire le infiltrazioni di acqua. Il nuovo ponte fu uno strumento indispensabile per i proficui rapporti economici di Carpenedolo e i paesi della bassa bresciana. Purtroppo quelle speranze furono subito frustrate. Nei giorni della prima Guerra d’Indipendenza, il 4 aprile 1848 gli Austriaci lasciando Carpenedolo, attraversando il Chiese lasciarono semidistrutto il nuovissimo Ponte.
Si cercò in qualche modo di aggiustarlo ma di fatto per dieci anni non fu più utilizzato. Come ci dicono le notizie dei giorni precedenti la Battaglia di Solferino e San Martino, quando le carte geografiche e le informazioni dicevano dell’esistenza di un Ponte stabile tra Carpenedolo e Mezzane, ma di fatto non c’era più. Ne fu costruito uno militare il 21 giugno 1859, con semplici tavole poste su barche nei pressi dell’attuale Ponte. Fu utilizzato dalla Fanteria del IV° Corpo d’Armata Francese, ed il giorno dopo dalla Fanteria del III° Corpo di Armata. Mentre la Cavalleria e l’Artiglieria di due Corpi d’Armata francesi presenti sulle sponde di Mezzane il 23 e 24 giugno 1859, attraversarono a guado il fiume verso Carpenedolo e Medole In totale i soldati doveva essere circa 44.000. Dopo quei giorni il Ponte militare venne tolto. Un nuovo Ponte fu collaudato nel 1881, dopo dieci anni fra incarichi e lavori, era in cotto e con palco di legno, attorno al 1870 furono eseguite opere di inalveamento, consentendo di fissare l’opera ai due lati.
Nel 1927 una violenta alluvione fece cadere il Ponte, ricostruito quasi subito sui vecchi piloni in muratura con piastre di ferro e di legno, poi per anni pericolante. Importanti le arginature svolte dal settembre 1932 al maggio 1933 nel tratto fra località Tognale fino al Ponte di Mezzane.
Il 31 maggio 1946 il Consiglio Comunale di Calvisano decise di rifare il Ponte, che venne inaugurato il 18 aprile 1950. Ponte attualmente esistente, ma chiuso al traffico dalla Provincia di Brescia il 29 gennaio 1979, causa la pericolosità sorta con le piene del Fiume Chiese, avvenute nel 1976. In quell’occasione il Comitato di Frazione, presieduto da Mario Zorzetti, si era mosso, raccogliendo anche 333 firme dei suoi cittadini, portate da un folto gruppo di mezzanesi al presidente della Provincia Bruno Boni. Dopo di che si intervenne con la sistemazione ed il rafforzamento dei piloni, e la riapertura in aprile. Tutto andò bene fino al novembre 2016, quando vennero rilevate alcune criticità, essendo la ringhiera posta ai lati della careggiata arrugginita e instabile, dovuta alla sua vecchiaia. Una evidente pericolosità, posta in risalto più volte dal Comitato di Partecipazione.
Per una migliore sicurezza, la Provincia di Brescia essendo la strada provinciale, limitava la velocità. Furono installate sui due lati della careggiata del Ponte, dei New Jersey, poi l’impianto semaforico, fino al giugno scorso, quando il Ponte è stato chiuso, per rimetterlo a nuovo. Lavori svolti dalla Ditta calvisanese Marzocchi Srl, con finanziamento giunto dalla Regione Lombardia e terminati il 12 settembre 2023, quando nel pomeriggio è stato riaperto il Ponte rimesso a nuovo, percorribile su entrambe le due corsie.
Importanti le scoperte emerse durante i lavori, come scritto su New Entry di settembre da Michel Lesioli. Ponte che scampò a vari bombardamenti, senza essere abbattuto, come testimoniato per anni dalle due grandi buche esistenti nei terreni, dove poi sorsero le case dei contadini e la scuola materna nella frazione.
Marino Marini