Bruno e il suo corrispettivo femminile Bruna deriva dal nome di origine medievale Bruno in riferimento al colore bruno dei capelli. Dal punto di vista etimologico, questo termine deriva dal germanico brun il cui significato letterale è “scuro”. Secondo altre fonti questo nome avrebbe origini danesi con il significato di “ardente”. Da Bruno e Bruna derivano molti nomi come Brunello, Brunetto, Brunero, Brunone. Brunellesco, Brunilde e Brunella. Diffuso soprattutto nell’Italia settentrionale, a partire dall’VIII secolo, ha la sua massima concentrazione in Toscana. La variante Brunellesco è presente in Toscana grazie al famoso architetto del Quattrocento: Filippo Brunelleschi. La variante maschile di questo nome, in Italia, si piazza tra i primi 20 nomi più diffusi tra la popolazione adulta. Nel 2019 sono stati 227 i neonati chiamati in questo modo, pari allo 0,11% del totale.
L’onomastico viene celebrato il 6 ottobre, per commemorare san Bruno di Colonia monaco, fondatore dei certosinie e che morì nel 1101 a Serra San Bruno in provincia di Catanzaro. Ma ci sono festeggiamenti anche il 2 febbraio, per san Bruno, duca di Sassonia, uno dei Martiri di Ebstorf, il 9 marzo, per san Brunone Bonifacio, camaldolese, vescovo di Querfurt, discepolo di san Romualdo, apostolo e martire nel 1009, detto anche “san Bonifacio di Russia”, il 27 maggio, san Bruno di Würzburg, vescovo, e anche il 1° dicembre, per beata Maria Rosa di Gesù, al secolo Bruna Pellesi, suora francescana.
Tra i personaggi famosi che portano questo nome, ricordiamo lo chef Bruno Barbieri, che è anche scrittore e giudice del programma tv MasterChef inoltre non possiamo non menzionare il cantautore ligure Bruno Lauzi, i giornalisti Bruno Vespa e Bruno Pizzul, mentre all’estero è super celebre il cantante Bruno Mars.
Come non ricordare Don Bruno Moreschi, morto il 25 maggio 2023 e sepolto presso il cimitero di Nave. Classe 1948 e ordinato nel 1973, don Bruno ha svolto i seguenti servizi pastorali: curato di San Giacomo in città dal 1973 al 1978; curato di Volpino (1978-1983); missionario in Zaire (1983-1990); curato di Vestone (1990-1991); parroco di San Giovanni di Polaveno (1991-1997); fidei donum in Mozambico (1997-2014); amministratore parrocchiale di Malpaga di Calvisano (2014-2016); amministratore parrocchiale di Viadana di Calvisano (2014-2017); presbitero collaboratore di Cailina, Carcina, Cogozzo e Villa Carcina (2017-2019); dal 2019 presbitero collaboratore di Lumezzane Sant’Apollonio. Decine i ricordi e le testimonianze di affetto pubblicate in rete dai fedeli delle numerose parrocchie con cui don Moreschi aveva collaborato, lasciando un ricordo indelebile. “Mancheranno la tua simpatia, la tua ironia, la tua empatia, il tuo avere una parola buona per tutti, le tue storielle. Sei stato un dono del Signore, che ringraziamo per il tempo che ti ha lasciato con noi”