Il bosco del Laghetto di San Paolo (Parco Naturale del Fiume Strone) è un corso d’acqua che nasce nella località di Scarpizzolo per scorrere poi per un percorso di 18 km attraversando i comuni di San Paolo, Verolavecchia, Verolanuova e Pontevico, dove sfocia nel fiume Oglio. Vi si possono trovare boschi, invasi d’acqua, vari manufatti irrigui e la cascina Laghetto, già esistente dal ‘700, casa del custode del sistema irriguo del laghetto che raccoglie la confluenza di ben ventidue portate d’acqua fra rogge, canali, fossi…
Per la bellezza paesaggistica, la flora e la fauna ancora incontaminata e così ricca che si sviluppa intorno al suo corso. Regione Lombardia, accogliendo la richiesta dei quatto comuni attraversati, lo ha riconosciuto “Parco locale di Interesse Sovracomunale”.
Consigliere Regionale Francesca Ceruti (Lega): “Intervento di Comune e Regione per riqualificare, non per vandalizzare. Le motivazioni ambientaliste non trovano sostegno nei fatti e nulla hanno a che vedere con la sostenibilità ambientale.”
Bocciata oggi in Consiglio regionale una mozione urgente dei pentastellati sul Bosco del Laghetto di San Paolo. “La mozione è stata giustamente respinta”, spiega il consigliere regionale della Lega Francesca Ceruti, bresciana, “in quanto impostata su presupposti totalmente sbagliati, che non rispecchiavano la realtà dei fatti. A chi cavalca uno pseudo-ambientalismo voglio ricordare che gli interventi previsti nel Parco Fiume Strone saranno assolutamente ecosostenibili. Chi accusa la presunta distruzione di un bosco, il taglio indiscriminato delle piante e l’azzeramento della biodiversità non sa di cosa sta parlando.
L’intento del progetto che il Comune ha sottoposto a Regione Lombardia è di sistemare, riqualificare e valorizzare ancora di più il parco, non certo di vandalizzarlo”.
“Regione Lombardia”, spiega Ceruti, “ha stanziato tramite bando soldi a fondo perduto per acquisire dall’Istituto Diocesano la proprietà di terreni del Parco per incrementare le aree boscate e i prati stabili nel Comune di San Paolo, in linea con quanto previsto dalla direttiva europea. L’abbattimento selettivo, che ci sarà, riguarderà però unicamente le sole piante infestanti; quindi si procederà alla pulizia delle aree, alla concimazione del fondo e soprattutto alla messa a dimora di nuove piante, 2600 in totale. Stiamo dunque parlando di un intervento che andrà a migliorare, e non certo a danneggiare, l’ecosistema dell’area”.
“La mia solidarietà va dunque al sindaco di San Paolo Giancarla Zernini, destinataria di critiche ingiuste”, conclude Ceruti. “Chi ha a cuore la difesa di questa nostra splendida area paesaggistica dorma sonni tranquilli. Regione e Comune intendono tutelare una volta di più le bellezze naturali del territorio locale”.